BAGHDAD - Centoventicinque morti e 160 feriti. È una Baghdad colpita al cuore quella che si è svegliata questa mattina. L'Isis è tornata ad attaccare la...
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Gli attentati. Due attacchi suicidi hanno seminato distruzione e morte in un sobborgo sciita a nord della città irachena e nel popolare e centrale distretto di Karrada: verso mezzanotte le vie, i negozi e i ristoranti pullulavano di gente che si rifocillava dopo il digiuno del Ramadan. Poi l'esplosione potentissima che ha squarciato la notte di Baghdad: un kamikaze si è fatto esplodere all'interno di un camion frigorifero accanto a un locale e a un centro commerciale. La deflagrazione è stata potente e ha investito la folla: le immagini mostrano ciò che rimane dello shopping centre, sventrato e avvolto dalle fiamme che si alzavano al cielo per decine di metri. Il bilancio è di almeno 125 morti e di oltre 150 feriti. L'esplosione di una seconda autobomba ha colpito la parte orientale provocando, secondo funzionari e fonti mediche, altri cinque morti e 16 feriti.
La rivendicazione. L'attentato a Karrada è stato rivendicato su Telegram e Twitter dallo Stato islamico: secondo SITE, che monitora l'attività online jihadista, gli uomini del Califfato avrebbero pubblicato un comunicato in rete in cui dichiarano di essere stati gli artefici dell'attentato in centro a Baghdad.
Il premier contestato. La rabbia dei cittadini è esplosa questa mattina a Karrada dove gli abitanti hanno accolto a sassate e fischi l'auto sulla quale viaggiava il primo ministro Haider al-Abadi che si è recato sul luogo dell’attentato. Appena un mese fa Al-Abadi aveva lanciato l'attacco a Falluja, a 60 chilometri della capitale: un'operazione volta a contrastare gli attacchi terroristici e a debellare le cellule suicide che si nascondevano nella città in mano allo Stato Islamico. Ma la controffensiva del Califfato non è tardata ad arrivare, mentre i suoi attentatori suicidi si nascondo ancora nelle campagne a sud di Falluja.
La liberazione di Falluja. Gli attacchi giungono a poco più di una settimana da quando le forze irachene hanno dichiarato Fallujah "completamente liberata" dall'Isis. La città è stata riconquista dopo un mese di combattimenti alla fine dei quali si contano l’uccisione di 2.500 militanti dello Stato islamico e 1.800 fra militari e miliziani della formazione sciita Hashd al-Shaabi.
Baghdad nel mirino. L’ultimo attacco a Baghdad era datato 9 giugno, quando due kamikaze avevano causato 30 morti. Il 17 maggio quatto autobombe avevano provocato 69 vittime. Appena sei giorni prima, un attacco a un mercato di Sadr City, il più grande quartiere sciita della capitale, aveva ucciso 93 persone. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico