Iraq, autobomba Isis fa strage
di bambini a Baghdad: 125 morti

Iraq, autobomba Isis fa strage di bambini a Baghdad: 125 morti
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Domenica 3 Luglio 2016, 15:32 - Ultimo aggiornamento: 15:53
BAGHDAD - Centoventicinque morti e 160 feriti. È una Baghdad colpita al cuore quella che si è svegliata questa mattina. L'Isis è tornata ad attaccare la capitale irachena a poco più di una settimana dalla liberazione di Falluja dagli uomini del Califfato. Un dispaccio dell’agenzia Associated Press parla di una strage di bambini, tanti, troppi. Ancora nessun numero preciso, vittime innocenti ancora senza un nome.

Gli attentati. Due attacchi suicidi hanno seminato distruzione e morte in un sobborgo sciita a nord della città irachena e nel popolare e centrale distretto di Karrada: verso mezzanotte le vie, i negozi e i ristoranti pullulavano di gente che si rifocillava dopo il digiuno del Ramadan. Poi l'esplosione potentissima che ha squarciato la notte di Baghdad: un kamikaze si è fatto esplodere all'interno di un camion frigorifero accanto a un locale e a un centro commerciale. La deflagrazione è stata potente e ha investito la folla: le immagini mostrano ciò che rimane dello shopping centre, sventrato e avvolto dalle fiamme che si alzavano al cielo per decine di metri. Il bilancio è di almeno 125 morti e di oltre 150 feriti. L'esplosione di una seconda autobomba ha colpito la parte orientale provocando, secondo funzionari e fonti mediche, altri cinque morti e 16 feriti. 

La rivendicazione. L'attentato a Karrada è stato rivendicato su Telegram e Twitter dallo Stato islamico: secondo SITE, che monitora l'attività online jihadista, gli uomini del Califfato avrebbero pubblicato un comunicato in rete in cui dichiarano di essere stati gli artefici dell'attentato in centro a Baghdad. 

Il premier contestato. La rabbia dei cittadini è esplosa questa mattina a Karrada dove gli abitanti hanno accolto a sassate e fischi l'auto sulla quale viaggiava il primo ministro Haider al-Abadi che si è recato sul luogo dell’attentato. Appena un mese fa Al-Abadi aveva lanciato l'attacco a Falluja, a 60 chilometri della capitale: un'operazione volta a contrastare gli attacchi terroristici e a debellare le cellule suicide che si nascondevano nella città in mano allo Stato Islamico. Ma la controffensiva del Califfato non è tardata ad arrivare, mentre i suoi attentatori suicidi si nascondo ancora nelle campagne a sud di Falluja.

La liberazione di Falluja. Gli attacchi giungono a poco più di una settimana da quando le forze irachene hanno dichiarato Fallujah "completamente liberata" dall'Isis. La città è stata riconquista dopo un mese di combattimenti alla fine dei quali si contano l’uccisione di 2.500 militanti dello Stato islamico e 1.800 fra militari e miliziani della formazione sciita Hashd al-Shaabi. 

Baghdad nel mirino. L’ultimo attacco a Baghdad era datato 9 giugno, quando due kamikaze avevano causato 30 morti. Il 17 maggio quatto autobombe avevano provocato 69 vittime. Appena sei giorni prima, un attacco a un mercato di Sadr City, il più grande quartiere sciita della capitale, aveva ucciso 93 persone.
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