Gentiloni premier, ecco il giorno dei ministri e timing del nuovo governo

Paolo Gentiloni
ROMA - È il giorno dei ministri del governo Gentiloni. Il presidente incaricato ha incontrato dalle 10 alla Camera le delegazioni di Fratelli d'Italia, Svp, Civici...

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ROMA - È il giorno dei ministri del governo Gentiloni. Il presidente incaricato ha incontrato dalle 10 alla Camera le delegazioni di Fratelli d'Italia, Svp, Civici Innovatori, gruppo per le Autonomie, Conservatori e Riformisti e Area Popolare. Mentre è in corso il colloquio con Forza Italia e alle 12.30 sarà la volta di Gal. Alle 14 toccherà al Pd che a mezzogiorno riunisce la Direzione in via del Nazareno per l'ultimo confronto sulla crisi (ci sarà anche Renzi, tornato stamattina da Pontassieve), mentre per domani alle 12 sono convocati i gruppi Dem di Camera e Senato in vista del dibattito sulla fiducia e domenica, a Milano o a Roma, si riunirà l'Assemblea del partito per il confronto interno dopo il referendum e l'avvio della fase congressuale. 




Sono le ultime frenetiche ore di trattativa sulla composizione del nuovo governo. Riflettori sulla Farnesina (in salita Alfano, per l'Interno l'ipotesi Minniti), la casella lasciata libera dal presidente del Consiglio incaricato, e sul destino dei ministri e sottosegretari più vicini a Renzi, alcuni dei quali potrebbero seguirlo al partito. In bilico, rispetto al governo uscente, le poltrone di Istruzione e Lavoro.

Dalle ultime consultazioni, la conferma di Giorgia Meloni che Fdi punta al voto al più presto: 'È un intollerabile gioco delle tre carte: dopo aver ricattato il Paese, Renzi ha indicato un prestanome per un altro governo che nasce senza fiducia degli italiani. Chiediamo a Gentiloni di non fare melina e indicare subito la data del voto. La legge elettorale si può fare subitò. Fdi comunque ha incontrato il premier in pectore, al contrario di Lega (Salvini parlerà a fine mattinata a Milano) e M5s. Riforma dell'Italicum in Parlamento prima della sentenza della Consulta è anche la linea di Svp, che tuttavia chiede al nuovo esecutivo di agire in continuità con il precedente di fronte alle tante scadenze internazionali in agenda. 'Nessuna scadenzà per il governo e elezioni non prima della primavera 2017, dice il presidente del gruppo per le Autonomie del Senato Zeller. Mentre, per Cor, Raffaele Fitto chiede al nuovo esecutivo 'discontinuità con il passatò, ma annuncia in ogni caso 'opposizione nettà e conferma l'indicazione per un sistema elettorale 'decidente, tutt'altro che proporzionale, che consenta in modo chiaro ad uno schieramento di avere una maggioranza e di governare, senza intese post-elettorali alle spalle del voto popolarè.

Sempre più stretto il timing della crisi. Dopo l'incontro con il Pd, Gentiloni metterà nero su bianco la lista dei ministri e salirà al Quirinale (tra le 17 e le 19) per sciogliere la riserva e sottoporre al capo dello Stato la composizione del suo governo (il sessantaquattresimo della storia della Repubblica, il numero 66 dal 1945). Al momento, l'ipotesi è che il giuramento avvenga domattina e che, tra domani e mercoledì, Gentiloni si presenti in Parlamento (prima al Senato e poi alla Camera) per illustrare il programma e chiedere la fiducia. Tempi stretti dovuti anche al primo appuntamento dell'agenda internazionale, il Consiglio europeo che si riunirà giovedì a Bruxelles, il primo dopo la vittoria di Trump alle presidenziali negli Stati Uniti e, appunto, dopo il referendum costituzionale In Italia. Tra i dossier urgenti sul tavolo del nuovo governo, la decisione sul decreto per Mps e le banche e le iniziative per sostenere i cittadini delle Regioni colpite dal terremoto e mandare avanti la ricostruzione. ​

IL TIMING DEL NUOVO GOVERNO Una crisi lampo per un governo che nasce in tempi record. Sembra questo il timing per la nascita dell'esecutivo guidato da Paolo Gentiloni. Il premier incaricato è impegnato da ieri nelle consultazioni dei gruppi parlamentari che si concluderanno alle 14 con l'incontro con la delegazione dem Gentiloni dovrebbe salire stasera al Quirinale per sciogliere la riserva con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Già stasera, secondo alcune fonti qualificate, il nuovo governo potrebbe giurare al Colle così da consentire domani di chiedere le fiducie sia alla Camera sia al Senato. Se invece la quadra sui ministri richiederà più tempo, il nuovo esecutivo potrebbe giurare domani e riuscire ad ottenere la fiducia in uno dei due rami del Parlamento. Mercoledì mattina ci sarebbe il voto nell'altra Camera e l'esecutivo entrerebbe in funzione. Nell'ipotesi più veloce già domani sera o mercoledì potrebbe riunirsi il consiglio dei ministri per il decreto su Mps se si decidesse che è meglio intervenire subito. Con ogni scenario Gentiloni è comunque pronto a volare a Bruxelles giovedì per il consiglio europeo.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico