Bambino di prima elementare in DAD dall'edicola della mamma. Il cartello: «Silenzio, sono a scuola»

Bambino di prima elementare in DAD dall'edicola della mamma. Il cartello: «Silenzio, sono a scuola»
Dal tablet appoggiato al bancone dell'edicola una maestra spiega. Accanto al bimbo in Dad c'è la sua mamma, che vende giornali e riviste ai clienti. Fuori un...

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Dal tablet appoggiato al bancone dell'edicola una maestra spiega. Accanto al bimbo in Dad c'è la sua mamma, che vende giornali e riviste ai clienti. Fuori un cartello con un disegno e un avviso: «Silenzio, sono a scuola». Così da qualche settimana segue le lezioni a distanza un alunno di prima elementare di Forlì.

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«Per noi è stata l'unica soluzione possibile», ha raccontato la madre all'edizione locale del Resto del Carlino. «Il papà fa il magazziniere e la mattina è sempre impegnato - spiega - Anche l'eventualità di lasciare il bimbo a casa dei nonni non poteva funzionare perché a volte succede che sopravvenga qualche problema tecnico e risolverlo non è facile nemmeno per me, figuriamoci per persone over 80: non potrebbero far altro che entrare e uscire dal programma e spesso non è sufficiente».

 

Così il retro dell'edicola si è trasformato in una piccola aula. «Ho oscurato il vetro con qualche manifestino - aggiunge la mamma - se no si distraeva a guardare i clienti che entravano, poi abbiamo predisposto un panchetto comodo e alla porta abbiamo attaccato un cartello, tutto colorato da Edoardo, con su scritto 'Silenzio, sono a scuola', così chi arriva sa che non deve fare troppo rumore. I clienti, in realtà, sono molto incuriositi, quasi tutti danno una sbirciatina per vederlo impegnato con la lezione».

 

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Corriere Adriatico