Studente 20enne e stupratore seriale «Abusi su 3 ragazze rimorchiate in chat»

Stupratore seriale arrestato: è uno studente ventenne. «Abusi su tre ragazze, le rimorchiava in chat»
FIRENZE - Attraverso una chat di incontri avrebbe incontrato tre ragazze e le avrebbe violentate, nel giro di poche settimane: per questo un presunto stupratore seriale è...

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FIRENZE - Attraverso una chat di incontri avrebbe incontrato tre ragazze e le avrebbe violentate, nel giro di poche settimane: per questo un presunto stupratore seriale è stato arrestato dalla squadra mobile di Firenze, con l'accusa di violenza sessuale aggravata. Il giovane finito in manette è uno studente appena ventenne di origini cinesi, e le tre vittime sarebbero tutte sue connazionali: le manette sono scattate a seguito di una misura di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Sara Farini su richiesta del pm Giacomo Pestelli.


Il giovane sarebbe l'autore della violenza sessuale denunciata lo scorso 19 maggio alla polizia da una ragazza cinese di 21 anni: il ventenne, che studia in una scuola d'arte di Firenze, avrebbe conosciuto la ragazza su una chat di incontri e dopo alcuni giorni avrebbe accettato di andare a cena a casa sua. La 21enne dopo mangiato avrebbe bevuto fino a sentirsi male, e lui ne avrebbe approfittato per abusare di lei: lei sarebbe riuscita poi a liberarsi e a scappare colpendolo in testa con una bottiglia di vetro vuota. 

La vittima avrebbe inoltre usato la stessa chat di incontri per informare alcune amiche e connazionali della violenza subita: tra queste, un'altra coetanea, e compagna di studi del 20enne, che dopo aver letto il messaggio sulla chat avrebbe deciso di farsi avanti, denunciando anche lei di aver subito abusi da parte della stessa persona, in due distinte occasioni. Il 10 maggio scorso inoltre l'uomo avrebbe aggredito sempre a casa sua un'altra ragazza conosciuta tramite la stessa chat, tentando abusi e costringendola a scappare. Bottiglie di alcolici, e alcuni oggetti personali della vittima, sono stati trovati nell'abitazione dalla polizia, nel corso della perquisizione eseguita immediatamente dopo la denuncia. 
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Corriere Adriatico