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È stato ritrovato il corpo di Denise Galatà, la ragazza di 18 anni scomparsa da martedì in seguito a un incidente in gommone mentre faceva rafting insieme ai compagni di classe durante una gita al Parco Nazionale del Pollino. Stamattina le squadre fluviali dei vigili del fuoco avevano ritrovato il casco protettivo che indossava la studentessa originaria della frazione di Manduca a Rizziconi: era incastrato tra le rocce del fiume Lao contro le quali è avvenuto l'impatto con il gommone.
Denise trovata morta nel fiume, le cause dell'incidente
Uno scontro tra i due gommoni utilizzati per fare rafting. Sarebbe questa la causa, secondo una prima ricostruzione, della caduta nelle acque del fiume Lao, a Laino Borgo, nel Cosentino, di Denise. La giovane era a bordo di uno dei due gommoni che si sono scontrati. A causa dell'impatto Denise é finita in acqua e da quel momento di lei si é persa ogni traccia. Il fiume Lao in questo periodo è in piena a causa delle abbondanti piogge che si sono abbattute negli ultimi giorni in tutta l'area del Pollino.
Cosa è successo
Denise era a bordo di uno dei due gommoni che si sono scontrati.
L'inchiesta
La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità nella scomparsa di Denise. Il sostituto procuratore di turno, Simona Manera, ha delegato le indagini ai carabinieri della Compagnia di Cassano allo Ionio, che hanno avviato l'attività investigativa nell'ambito della quale sono stati sentiti i compagni e gli insegnanti che si trovavano insieme alla giovane nel momento in cui é finita in acqua. Sul gommone, insieme alla ragazza trovata morta, c'erano cinque compagni della giovane e le guide del «Pollino rafting» che avevano organizzato l'escursione in acqua.
Denise, chi è la 19enne morta nel fiume Lao
Denise Galatà, faceva parte di una scolaresca proveniente da Polistena, nel Reggino. I ragazzi frequentano il liceo statale «Giuseppe Rechichi» ed erano in provincia di Cosenza, accompagnati da alcuni docenti di educazione motoria, già da alcuni giorni. «Siamo preoccupati e in ansia - ha detto il vicepreside del liceo, Tonino Bongiovanni - per i nostri ragazzi. La nostra speranza è che i nostri telefoni squillino e ci vengano comunicate notizie positive. Non era la prima volta, tra l'altro, che la scuola organizzava questo tipo di attività e non era mai accaduto nulla». Sgomento anche tra gli operatori che da anni svolgono serenamente e in sicurezza le attività di rafting sul fiume Lao, con la partecipazione di migliaia di persone. «Non era mai accaduto nulla di simile», dicono.
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