Coronavirus, la scuola che crea i dispositivi per medici e ospedali: «Sono gli angeli in 3D» /Video

Coronavirus, la scuola che crea i dispositivi per medici e ospedali: «Sono gli angeli in 3D»
La scuola chiusa e la didattica a distanza continuano a far discutere, ma gli studenti dell'istituto secondario di primo grado "Galvani Opromolla" di Angri, nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La scuola chiusa e la didattica a distanza continuano a far discutere, ma gli studenti dell'istituto secondario di primo grado "Galvani Opromolla" di Angri, nel salernitano, fanno notizia perché impegnati da tempo a dare il loro contributo nella lotta al Covid-19. Coordinati dal professor Pietro Balzano, docente di Tecnologia di Cava de' Tirreni, progettano e realizzano con la stampante 3D, visiere, valvole per i respiratori, reggiflebo e mascherine. Il materiale prodotto è stato consegnato agli ospedali della zona e non solo.

 

Hanno fornito i nosocomi di Nocera Inferiore, Cava de’ Tirreni, Battipaglia, Ponticelli, Casal Monferrato, Bergamo e Aosta. Un esperimento che sta dando ottimi risultati e una forma di volontariato esemplare. La scuola media di Angri si apre al territorio e spinge la scolaresca a imparare e lavorare. Una storia di solidarietà e un servizio messo a punto già in pieno lockdown, nella prima fase della pandemia, e che sta continuando ancora oggi nonostante la sospensione delle attività didattiche in presenza.

 

 

Soddisfatta dell'iniziativa la dirigente scolastica, la professoressa Anna Scimone: «Mi ha molto emozionato questo progetto - ha dichiarato. - Bisogna dar giusto rilievo ad iniziative del genere grazie alle quali innovazione didattica e tecnologica si mettono al servizio della società. I nostri studenti, guidati dal prof. Balzano, sono riusciti ad accendere, con un’inusitata generosità, una fiaccola nell’ora buia di tanti ricoverati durante il periodo emergenziale, e continuano a farlo quotidianamente: hanno distribuito e distribuiscono ai medici e al personale sanitario che ne fanno richiesta visiere, valvole per maschere di ossigeno, linguette per agganciare le mascherine senza ferire le orecchie di medici ed infermieri, e studiano soluzioni innovative per alloggiare le flebo stampando con economici macchinari pensieri ed idee in 3D».

 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico