Didattica a distanza anche a settembre. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a Che tempo che fa ha parlato delle varie ipotesi sul futuro degli...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Fermo, malati cronici e anziani evitano l'ospedale Murri: «Troppe infezioni»
Coronavirus, mascherine obbligatorie anche nelle Marche? Parola ai tecnici del Gores
Si attua una norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno voluta dalla Ministra Lucia Azzolina. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.
Sul piano della didattica, se non si dovesse riprendere la didattica entro il 18 maggio si parla di esami online, ma anche di una scuola telematica nei primi mesi del prossimo anno scolastico. A settembre, se i contagi non saranno scesi secondo i parametri ritenuti sufficienti dagli esperti, si pensa a nuovi metodi di didattica o a distanziamenti in classe: «Penso al problema atavico delle classi pollaio in cui è difficile tenere la distanza di un metro. Io e tutto lo staff del ministero, con i sottosegretari, lavoreremo a tutti gli scenari possibili».
Sulle tempistiche del ritorno in classe la ministra chiarisce: «Non è il ministro dell’Istruzione che può stabilire quando il virus finisce. Fino a quando non ci sarà sicurezza i ragazzi non torneranno in classe». Spiega che lascerà agli esperti il giudizio finale e solo quando ci sarà la sicurezza per la salute dei giovani, gli insegnanti e tutte le famiglia, allora si tornerà in aula. Le domande però sono molte: come poter mantenere le distanze di sicurezza in calssi piccole? Come gestire la didattica telematica se non tutti dispongono di dispositivi adeguati? Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico