Coronavirus, l'allarme medici di famiglia. «Per la Ragioneria di Stato la vita di un medico di famiglia non vale il costo di una mascherina. Siamo pronti a chiudere gli...
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«La Ragioneria, nel rinviare il parere del ministero della Salute, si è espressa in maniera contraria per la mancanza di una relazione tecnica utile a quantificare gli oneri finanziari prodotti da questa modifica.
«E questo - insiste il segretario Fimmg - dovrà durare sino a che questo Governo e chi ne ha la responsabilità non assuma decisioni che guardino con diverso spirito alla protezione e alla conseguente attività di medicina generale, utile al Paese e non considerata come una spesa superflua e sacrificabile. Atteggiamento che sta mettendo a rischio anche i nostri pazienti più fragili, ed è un paradosso che, per colpa di scelte scellerate, siano proprio i medici a diventare il pericolo più grande. Basterebbe vedere il numero di medici di famiglia e pediatri positivi nei tamponi a campione fatti a Padova - aggiunge - per capire quanti vettori tra di noi ci possono essere. I dispositivi di protezione individuale servono a noi ma servono soprattutto a difendere i nostri pazienti».
Fimmg dunque avvierà al più presto un dialogo con le altre sigle sindacali per mettere in campo le azioni che, «in coerenza con le norme vigenti, consentano la chiusura degli studi di medicina generale». Un messaggio lanciato con estrema chiarezza al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza. «Vogliamo anche sapere - conclude Scotti - quali mascherine sono state fornite e stanno usando i funzionari della Ragioneria dello Stato e se, per fornirgliele, sia stata richiesta una relazione tecnica per l’alto profilo assistenziale che svolgono». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico