Nella lotta all'obesità infantile non si risparmiano colpi all'industria alimentare della cioccolata e al fast food. Il Cile sembra aver trovato una soluzione...
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Per contrastare l'obesità dilagante il governo ha scelto innanzitutto di esigere un'etichettatura più completa che riporti una sorta di esagono nero sulle confezioni di quei cibi che contengono quantità di zuccheri, calorie, sodio e grassi saturi superiori a quelle stabilite dal ministero della Salute. Vietate anche la pubblicità e la promozione di questi alimenti.
Si considera sano un alimento che tiene meno di 800 milligrammi di sodio o il 22,5 per cento di zucchero. Per questo negli scaffali dei supermercati è molto difficile trovare qualcosa senza etichetta nera. Le scuole, inoltre, dovranno prevedere nei programmi didattici l'educazione alimentare.
Non si sono fatte attendere le reazioni a iniziare da Ferrero. In una nota ha detto che “si riserva i diritti di attivare le istituzioni nazionali e internazionali per arrivare a una soluzione giuridica". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico