Elena Ceste, la difesa: "Ecco perché il marito non può averla uccisa"

Elena Ceste e Michele Buoninconti
ASTI - Ad uccidere Elena Ceste non sarebbe stato il marito Michele Buoninconti. Questa è la teoria, ovviamente, sostenuta dalla difesa, ma sembra che a tal riguardo...

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ASTI - Ad uccidere Elena Ceste non sarebbe stato il marito Michele Buoninconti. Questa è la teoria, ovviamente, sostenuta dalla difesa, ma sembra che a tal riguardo siano emersi nuovi elementi che verranno portati come prove in appello. 


Il consulente di Buoninconti, dice Urban Post, avrebbe infatti riscontrato una importante frattura nel corpo di Elena Ceste, particolare mai evidenziato dall'autopsia, probabilmente una rottura causata da una crisi psicotica della donna. La frattura, a detta degli avvocati del marito della Ceste, sarebbe infatti compatibile con lo scivolamento e la caduta, non con l’omicidio. Inoltre sarebbero presenti altre fratture post traumatiche di questo tipo.

Le condizioni in cui è stato ritrovato il cadavere di Elena non hanno permesso di stabilire con certezza le cause della morte: l'accusa parla di strangolamento, il giudice che ha condannato Buoninconti a 30 anni di carcere di un omicidio studiato con freddezza, mentre la difesa continua a sostenere che la donna sarebbe morta a seguito di una caduta accidentale proprio il giorno in cui è scomparsa.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico