AREZZO - Si è precipitato all'interno degli spogliatoi per protestare contro una presunta inversione di ammonizione che aveva finito per colpire il figlio ed ha...
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È quanto accaduto a Monterchi (Arezzo), dove la formazione del Junior Tiferno disputa le proprie partite casalinghe. Dopo la fine della partita tra i padroni di casa e il Bastia, valida per il campionato umbro di Giovanissimi Regionali, alcuni dirigenti erano andati a protestare con l'adolescente per l'errore sull'ammonizione. A pochi metri c'era anche il padre del ragazzo a cui era stato comminato il cartellino giallo: l'uomo, furioso, ha dato un calcio alla porta dello spogliatoio, colpendo la ragazza, appartenente alla sezione Aia di Città di Castello e di appena tre anni più grande del figlio.
La ragazza, accasciatasi a terra visibilmente dolorante, è stata poi portata al pronto soccorso del suo paese; i medici le hanno dichiarato una prognosi di dieci giorni, ma i danni psicologici potrebbero facilmente superare quelli fisici. Accanto a lei, il padre, un ex arbitro molto conosciuto in Umbria, che ha cercato di confortarla e poi l'ha riaccompagnata a Monterchi per presentare la denuncia nei confronti dell'uomo, che ora rischia in sede penale e civile, dal momento che non risulterebbe essere un tesserato della società e della Figc. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico