San Benedetto, vù pesca al porto Tante segnalazioni e sequestri

Un sequestro di vongole
SAN BENEDETTO - Vu pescà ma non solo al porto di San Benedetto. Il problema della tracciabilità del pescato, infatti, è tra le priorità...

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SAN BENEDETTO - Vu pescà ma non solo al porto di San Benedetto. Il problema della tracciabilità del pescato, infatti, è tra le priorità dell’attività della Capitaneria di porto che, proprio nel periodo di Natale ha sequestrato più di una tonnellata di molluschi dei quali non è stato possibile individuare la provenienza. Il nuovo comandante, Alessio Morelli, spiega che tra venditori abusivi e pescatori di frodo l’attenzione è massima.«Il fenomeno dei venditori al di fuori dei luoghi deputati è presente e le segnalazioni sono costanti - spiega - anche se non è diffusissimo come in altre zone d’Italia. Da un lato c’è la necessità di sensibilizzare la clientela a non servirsi da questi personaggi, dall’altra l’obbligo di tutelare i venditori professionali. Non è sempre facile snidarli da noi teniamo sottocchio il fenomeno che si può arginare anche tenendo sotto controllo gli accessi al porto». Per questo motivo, già da qualche mese, si parla della realizzazione di infrastrutture in grado di contrastare ogni tipo di attività illecita anche se dovrà essere l’Autorità di Sistema a finanziare le opere.


«Ho già inoltrato il progetto all’Autorità - aggiunge il comandante - affinché si possano reperire i fondi necessari a mettere in sicurezza il Molo Nord e la banchina Malfizia dove si dovrebbe poter accedere soltanto tramite appositi badge da parte di chi deve entrare per lavoro».  Si tratterà poi anche di attivare una serie di telecamere. «Il Comune - precisa Morelli - ha già intenzione di sorvegliare con un impianto di videoregistrazione il mercato ittico per 30mila euro. Stessa richiesta ho inoltrato sempre all’Autorità. Anche se in questo caso la zona da monitorare attraverso un sistema di telecamere visionabili da remoto sarebbe ancora più ampia. C’è poi da verificare se saranno necessari cablaggi e quali mezzi tecnici da mettere in campo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico