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SAN BENEDETTO - Il trasferimento urgente di una bambina di due mesi all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona ha evidenziato i problemi dell’area scelta come piazzola adibita all’atterraggio e al decollo degli elicotteri: l’area verde a ridosso di via Sgattoni, di fronte all’Istituto tecnico commerciale Capriotti. L’elicottero decolla e atterra a pochi metri da un canneto e in mezzo all’erba alta. Ma andiamo con ordine.
Ieri mattina Icaro ha dovuto effettuare un atterraggio, intorno alle 9 del mattino, per soccorrere una bambina di appena due mesi che soffre per una bronchiomelite e la cui situazione, nelle ore notturne, è andata aggravandosi.
Ma quando l’elicottero ieri mattina è atterrato nell’area che si trova di fronte alla Ragioneria si è calato in mezzo alle erbacce e a delle alte canne posizionate a pochi metri dal luogo in cui il velivolo si è posato. Una scena che i piloti si sono trovati di fronte anche nelle scorse settimane ma che va sempre più peggiorando a causa di una evidente manutenzione dell’area.
Un controsenso dal momento che a quella piazzola basterebbe semplicemente il minimo indispensabile per diventare a tutti gli effetti un’area di atterraggio dal momento che i requisiti ci sono tutti: è aperta su tre lati e si trova a debita distanza da tutti gli edifici circostanti. Non è neppure necessario realizzare una piattaforma di cemento dal momento che i piloti preferiscono l’erba in modo da evitare riflessi durante gli atterraggi notturni. Insomma sarebbe sufficiente un minimo di manutenzione e la realizzazione di una recinzione protettiva. Quell’area è stata scelta dopo l’azzeramento della trattativa con l’Istituto per il sostentamento del clero, ente proprietario di una zona che si trova a poca distanza dall’ospedale e che era stata inizialmente scelta. Di fronte allo stop di quelle trattative la ricerca dell’area per l’atterraggio notturno non si era fermata ed era arrivata fino a quella scelta nel territorio del quartiere di Ragnola.
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Corriere Adriatico