San Benedetto, la Corte dei Conti indaga sulle spese delle Partecipate

La sede della Picenambiente
SAN BENEDETTO - La Corte dei Conti sta indagando sul rimborso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SAN BENEDETTO - La Corte dei Conti sta indagando sul rimborso forfettario percepito dal presidente della Picenambiente Catia Talamonti e dall’ex presidente della Multiservizi Roberto De Berardinis. La magistratura contabile intende vederci chiaro su quanto è stato incassato dai due presidenti che erano stati nominati attingendo tra i dirigenti comunali, quindi non nomine politiche, verso i quali non sarebbe prevista alcuna retribuzione o al massimo avrebbero dovuto riversarla nelle casse comunali.Tutto è nato da una segnalazione inviata alla Corte dei Conti, alla Ragioneria dello Stato, Ispettorato generale delle Finanze e all’Autorità nazionale Anticorruzione. Da qui la magistratura contabile ha voluto effettuare delle verifiche avvalendosi anche dell’opera delle Fiamme gialle. Tanto che qualche settimana fa il segretario generale comunale Edoardo Antuono ha chiesto la documentazione sui rimborsi percepiti dai due presidenti ai rispettivi direttori delle due società partecipate. Entrambi i presidenti, infatti, essendo dipendenti comunali non avrebbero dovuto percepire indennità e a questo punto nemmeno rimborsi, o al massimo avrebbero dovuto riversarli nelle casse comunali. Invece all’atto della loro nomina erano stati previsti rimborsi forfettari, che non sono mai rientrati in municipio. Catia Talamonti era stata nominata presidente della Picenambiente nel maggio 2013 percependo 360 euro al mese, per un totale di oltre 19mila euro a tutto il 2017. Mentre per Roberto De Berardinis, nominato nel 2016, il rimborso era di 300 euro al mese quindi 14 mensilità, fino alla sua sostituzione, risulta pari a 4.200 euro. Non si tratta di cifre astronomiche, resta il fatto che la Corte dei Conti sta indagando e ha chiesto approfondimenti e la documentazione relativa ai rimborsi. Quanto percepito dai due dirigenti Talamonti e De Berardinis, sarebbe una violazione della norma in quanto avrebbero dovuto percepire solo il rimborso delle spese documentate. A questo punto si attendono le decisioni che verranno assunte dalla Corte dei Conti di Ancona una volta analizzati gli atti.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico