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SAN BENEDETTO - Paura e preoccupazione, intorno alle 21 di giovedì sera in centro a San Benedetto, per una ragazza di sedici anni che ha perso i sensi ed è stramazzata al suolo in via Laberinto. La giovane che è stata soccorsa subito da alcuni residenti che hanno anche dato l’allarme chiamando il 118, si è accasciata all’altezza dell’angolo tra la strada e il vicolo che costeggia la chiesa di San Giuseppe.
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Si tratta di una giovanissima ascolana che ha trascorso il tardo pomeriggio nei locali della zona bevendo talmente tanto da ridursi in quelle condizioni.
Un episodio che riapre, di fatto, le polemiche sui problemi legati alla somministrazione di alcolici nelle notti estive. Al momento, in Riviera, c’è un’ordinanza che vieta la vendita di vini, birre e liquori, nell’area centrale di San Benedetto. dalle 18 fino alle 6 del mattino successivo delle notti tra il sabato e la domenica e tra la domenica e il lunedì. Un’ordinanza che rappresenta una sorta di test, come conferma lo stesso primo cittadino sambenedettese, Pasqualino Piunti, che ha firmato il documento e che spiega come la durata dell’atto è di un mese al termine del quale si tireranno le somme.
«Se le cose dovessero andare male e si dovesse tornare ad assistere alle scene del Primo Maggio - afferma il sindaco - allora l’ordinanza diventerà urgente e contingibile». L’attuale documento è relativo alle aree classificate come quelle della movida, vale a dire quelle del quadrilatero del centro e del lungomare. All’interno di quell’area nessun negozio, enoteca o supermercato che sia, potrà effettuare la vendita di alcolici dopo le 18. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico