San Benedetto, manager rinchiuso Raffaella Fico testimonia in aula

Raffaella Fico
SAN BENEDETTO - Una banale lite fra il proprietario del locale notturno Kobe di San Benedetto, Fabio Nesparoli, e l’allora manager della showgirl Raffaella Fico, Maurizio...

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SAN BENEDETTO - Una banale lite fra il proprietario del locale notturno Kobe di San Benedetto, Fabio Nesparoli, e l’allora manager della showgirl Raffaella Fico, Maurizio Corniati, ha avuto il suo epilogo in un’aula di tribunale di Ascoli. Secondo quanto dichiarato agli organi di polizia dal manager, al culmine di un vivace discussione, sarebbe stato pesantemente minacciato dal proprietario del locale e rinchiuso in uno stanzino. 

Davanti al giudice Barbara Bondi Ciutti ieri mattina nell’aula del tribunale di Ascoli Raffaella Fico è stata chiamata a testimoniare su quanto avvenne quella sera fra i due. L’avvenente showgirl però non è stata di grande aiuto nella ricostruzione del fatto asserendo che non si era accorta di quanto stava accadendo, perché impegnata ad esibirsi sul palco. Dal suo punto di vista non sarebbe accaduto nulla di particolarmente rilevante. Solo più tardi, sulla base di quanto le era stato riferito dal suo manager, era quindi venuta a conoscenza del fatto. In ogni caso una versione di parte che gli fu riferita dall’ex manager Maurizio Corniati. 

La Fico era stata ingaggiata da Nesparoli per esibirsi nel corso della serata al cospetto dei numerosi fan accorsi nel locale sambenedettese. Proprietario del locale e manager dell’artista avevano a suo tempo pattuito la cifra dell’ingaggio che la Fico avrebbe dovuto percepire. I due si appartarono nell’ufficio di direzione per saldare il cachet dovuto alla soubrette. Però qualcosa avrebbe fatto sì che i due finissero in disaccordo sulla cifra da liquidare. Aspetto che in aula è stato confermato dalla stessa Fico. La discussione fra proprietario e manager si è animata raggiungendo toni concitati. Sempre sulla scorta di quanto denunciato dal manager Corniati Fabio Nesparoli (assistito dall’avvocato Andrea Trofino) avrebbe cominciato ad insultarlo e minacciarlo pesantemente. All’improvviso il proprietario è uscito dalla stanza e avrebbe chiuso a chiave in uno stanzino Maurizio Cornati. Passato del tempo e una volta liberato Maurizio Corniati si è quindi recato in questura per denunciare Nasparoli per ciò che era stato costretto a subire ed anche per arrivare ad un chiarimento in merito all’importo del cachet dovuto alla sua assistita. Ieri al termine della testimonianza di Raffaella Fico il giudice ha deciso di rinviare la prossima udienza al 19 luglio al termine della quale emetterà la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico