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Solo nove pescherecci su trenta domenica sera sono usciti in mare. Il maltempo ha lasciato a terra gran parte della flotta sambenedettese e ieri al mercato ittico e al mercatino al dettaglio non c’era molto movimento, nonostante la grande attesa per la ripresa della pesca. «Questa mattina (ieri ndr) – racconta una negoziante del mercatino al dettaglio – prima che aprissimo c’era la fila dei ristoratori che aspettavano il pesce fresco.
Il prezzo
I calamari si aggiravano intorno ai 16 euro al chilogrammo, la sogliola sui 25 euro, il palombo a meno di 6 euro, tante le triglie pescate che andavano intorno ai 3 euro, le mazzancolle sui 24 euro, l’astice arrivava a 53 euro, la mazzancolla a 24 euro, le pannocchie intorno ai 10 euro, il rospo 13 euro, la gallinella a meno di 2 euro e le zanchette a 7 euro. Insomma la frittura è stata assicurata e tra i banchi del commercio all’ingrosso anche il famoso granchio blu venduto per circa 5 euro al chilogrammo e la cui polpa è molto ricercata dai ristoranti. Una ripresa della pesca che ha rappresentato anche la prima uscita dopo l’inizio del dragaggio. Ancora però i problemi rimangono, soprattutto per chi è passato nel vecchio tratto dove ancora il pontone non è intervenuto. Però la presenza stessa del pontone al porto è rassicurante per tutti i pescatori che affrontano con maggiore sicurezza l’uscita e il rientro. Tra i pescherecci rimasti a terra anche quello del marittimo Pietro Ricci il quale dice: «Aspettiamo che il mare si calmi, intanto abbiamo la speranza per i lavori di dragaggio iniziati, qualcuno, che esce ancora nel vecchio tratto, ha incontrato qualche problema, toccando il fondale per l’insabbiamento ma finalmente abbiamo i lavori tanto attesi dopo 15 anni e tra qualche settimana già si vedranno i primi risultati e per noi è un obiettivo notevole». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico