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SAN BENEDETTO - Sono diventate il quartier generale del malaffare. «C’è un via vai costante di persone. Entrano, escono. Si tratta di più di un soggetto che popola quelle palazzine notte e giorno». Sono le parole di chi opera nella zona che si trova a cavallo tra l’area portuale e quella del Ballarin a San Benedetto e che, quotidianamente, osserva un intenso traffico di persone che entrano ed escono dall’area delle palazzine in eterna costruzione (il cantiere è fermo da quasi una trentina d’anni) che si trovano tra via Vespucci e via Pigafetta.
Strutture enormi che già in passato erano state la sede di senzatetto che avevano eletto quelle voluminose palazzine completamente vuote a propria residenza.
Nei prossimi giorni le forze dell’ordine dovrebbero entrare all’interno di quelle palazzine per verificare la situazione e capire cosa effettivamente accada tra quelle mura. Purtroppo il complesso è da anni in stato di abbandono dopo l’avvio dei lavori avvenuto negli anni Novanta. Un’area, quella, che proprio in virtù del degrado che la contraddistingue, ha creato e continua a creare problemi e che fa il paio con l’altro “ecomostro”, quello di via Calatafimi: l’ex deposito di frigoriferi per lungo tempo covo di balordi e spacciatori, per il quale il quartiere da tanti anni ormai chiede una soluzione.
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Corriere Adriatico