SAN BENEDETTO - Un’eccellenza sanitaria al servizio degli ultimi: indigenti, extracomunitari, senza fissa dimora, madri in fuga e padri separati, magari senza più un...
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“Il nostro compito - spiega il ginecologo Carlo di Biagio, coordinatore della struttura - è fare accoglienza a tutti coloro che per vari motivi non sono assistiti dalla “mutua” o non possono permettersi trattamenti oramai di routine come analisi del sangue o le ecografie”. In via Madonna della Pietà 111, i più poveri si potranno rivolgere per la medicina di base, ostetricia, fisiatria, cardiologia, geriatria ma anche odontoiatria, ecografia internistica, dermatologia, flebologia e otorino le discipline inizialmente previste che fino a oggi venivano gestite in parte in “convenzione” con i medici che si rendevano disponibili alle cure di chi non ha magari il permesso di soggiorno, spesso non per colpa sua.
“Quando sarà aperto a regime, il poliambulatorio - chiude Di Biagio - farà orario dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 17,30 . Negli stessi orari risponderà con due linee dedicate (prima era collegata al centralino del centro di ascolto) 0735/588286 e 0735/432466”.
Il nuovo poliambulatorio, restaurato e accreditato (ma in alcun modo finanziato) dalla Regione Marche nasce da un progetto del vescovo emerito Gervasio Gestori poi rafforzato e sviluppato dall’attuale pastore Carlo Bresciani. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico