San Benedetto, la Caritas apre un poliambulatorio per i poveri

La sala operatoria del poliambulatorio
SAN BENEDETTO - Un’eccellenza sanitaria al servizio degli ultimi: indigenti, extracomunitari, senza fissa dimora, madri in fuga e padri separati, magari senza più un...

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SAN BENEDETTO - Un’eccellenza sanitaria al servizio degli ultimi: indigenti, extracomunitari, senza fissa dimora, madri in fuga e padri separati, magari senza più un lavoro e ancor meno dignità. Nell’Anno Santo della Misericordia “curare gli ammalati” è l’opera che si prefigge l’attrezzatissimo poliambulatorio in apertura nella sede della Caritas di San Benedetto. Sarà il più grande e specializzato delle Marche, l’unico autorizzato, con nove sale e 15 medici tra generici e specialisti. 

“Il nostro compito - spiega il ginecologo Carlo di Biagio, coordinatore della struttura - è fare accoglienza a tutti coloro che per vari motivi non sono assistiti dalla “mutua” o non possono permettersi trattamenti oramai di routine come analisi del sangue o le ecografie”. In via Madonna della Pietà 111, i più poveri si potranno rivolgere per la medicina di base, ostetricia, fisiatria, cardiologia, geriatria ma anche odontoiatria, ecografia internistica, dermatologia, flebologia e otorino le discipline inizialmente previste che fino a oggi venivano gestite in parte in “convenzione” con i medici che si rendevano disponibili alle cure di chi non ha magari il permesso di soggiorno, spesso non per colpa sua.
“Quando sarà aperto a regime, il poliambulatorio - chiude Di Biagio - farà orario dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 17,30 . Negli stessi orari risponderà con due linee dedicate (prima era collegata al centralino del centro di ascolto) 0735/588286 e 0735/432466”.
 Il nuovo poliambulatorio, restaurato e accreditato (ma in alcun modo finanziato) dalla Regione Marche nasce da un progetto del vescovo emerito Gervasio Gestori poi rafforzato e sviluppato dall’attuale pastore Carlo Bresciani.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico