Le piste ciclabili in Riviera fanno macinare chilometri ma nel piano viabilità ci sono anche cose ancora da completare

Le piste ciclabili in Riviera fanno macinare chilometri ma nel piano viabilità ci sono anche cose ancora da completare
SAN BENEDETTO  - Bene la creazione di nuove piste ciclabili, male l’implementazione del trasporto pubblico, malissimo il miglioramento del sottopasso di via Mare. Si...

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SAN BENEDETTO  - Bene la creazione di nuove piste ciclabili, male l’implementazione del trasporto pubblico, malissimo il miglioramento del sottopasso di via Mare. Si può tracciare questo bilancio analizzando, a posteriori, le “Linee programmatiche di mandato 2016-2021”: documento-bussola dell’amministrazione uscente, approvato dal Consiglio comunale il 22 ottobre 2016. Un’analisi che si sofferma sui temi della mobilità. Iniziamo dalle note migliori. 

 


Le Linee programmatiche chiarivano: «Importante sarà l’attenzione alla rete delle piste ciclo-pedonali da intendersi come successione di tratte tra loro raccordate, affinché ne risulti un percorso continuo, protetto e sicuro». Su questo fronte, si sono viste diverse novità, come ricordato dal consigliere comunale Stefano Muzi. L’esponente di maggioranza ha messo in fila i principali interventi realizzati nell’ultimo quinquennio: nuovo tratto di pista in zona Ballarin, prosecuzione della Ciclovia Picena nell’area di Porto d’Ascoli, cantiere per la realizzazione del percorso ciclabile di via Gino Moretti.

Riguardo al trasporto pubblico locale, invece, stridono le parole pronunciate recentemente da Luigi Cava: «E’ impressionante la disinformazione che regna tra i cittadini riguardo gli orari e le possibilità di spostarsi tramite bus o treno» sostiene il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia. Parole che stridono alla luce di quanto indicato nelle Linee programmatiche che parlavano di «potenziamento e razionalizzazione del trasporto pubblico, rendendolo preferibile a quello privato. Per risolvere questo serio problema è fondamentale che il Comune avvii un tavolo sul tema Viabilità e Trasporto Pubblico con i tecnici comunali, i comitati di quartiere, la polizia municipale, le associazioni e i cittadini». Un tavolo mai avviato. Se lo si fosse fatto, forse oggi la disinformazione notata dal coordinatore Cava sarebbe minore. 


Riguardo a via Mare: poche parole davanti a un enorme buco nell’acqua. «Strategici saranno gli interventi di miglioramento del sottopasso» era scritto nel documento programmatico. Ma nel corso dei 5 anni, nonostante ripetute promesse, non si è fatto nulla per ottimizzare uno dei nervi più scoperti della viabilità di Porto d’Ascoli.

 

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Corriere Adriatico