San Benedetto, pentito di mafia tira in ballo ​un noto imprenditore

San Benedetto, pentito di mafia tira in ballo ​un noto imprenditore
SAN BENEDETTO - L'impianto accusatorio nei confronti di un imprenditore sambenedettese di 42 anni è di quelli che farebbero tremare le vene dei polsi a chi dovesse rispondere...

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SAN BENEDETTO - L'impianto accusatorio nei confronti di un imprenditore sambenedettese di 42 anni è di quelli che farebbero tremare le vene dei polsi a chi dovesse rispondere dei reati che gli vengono contestati. Ad accusarlo è un pentito di mafia che dopo essere stato arrestato ha deciso di allegerire la sua posizione collaborando con la giustizia. Nelle sue dichiarazioni ha tirato in ballo l'impreditore. Quest’ultimo, davanti al giudice per le udienze preliminari, Rita De Angelis, assistito dall'avvocato Umberto Gramenzi, sarebbe reo di aver acquistato dall'ex appartenente ad un clan mafioso, che nell’inchiesta ricoprirebbe il ruolo di intermediario, sostanziosi quantitativi di cocaina. Droga che successivamente l’imprendprocessoitore sambenedettese avrebbe provveduto a vendere ad alcuni amici facenti parte di un gruppo i cui componenti erano dediti fare uso di cocaina. Il primo smercio sarebbe avvenuto nel gennaio del 2010 quando nella città rivierasca vennero piazzati a due spacciatori venti chilogrammi di hashish e tre di cocaina. Sostanze stupefacenti che sarebbero state successivamente spacciate nei locali notturni della costa sambenedettese e teramana. Successivamente, nel mese di febbraio dello stesso anno, lo stesso pentito avrebbe fatto da intermediario per la cessione all'imprenditore di un’ingente quantità di cocaina.
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Corriere Adriatico