San Benedetto, testata a chi aveva sgridato suo figlio. Il padre si difende: «Era stato aggredito»

San Benedetto, testata a chi aveva sgridato suo figlio. Il padre si difende: «Era stato aggredito»
SAN BENEDETTO - «Ho sbagliato, ho dato un pessimo esempio ma le cose non sono andate soltanto così come sono state raccontate». Parla il padre del ragazzino...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN BENEDETTO - «Ho sbagliato, ho dato un pessimo esempio ma le cose non sono andate soltanto così come sono state raccontate». Parla il padre del ragazzino che, nella notte tra domenica e lunedì, a San Benedetto è stato protagonista della testata data ad un commerciante del centro che ammette di aver compiuto il gesto ma parla anche di una situazione a monte diversa da quello che, fino ad oggi, era trapelato.  


 
L’uomo afferma infatti di aver sporto denuncia nei confronti del commerciante proprio per quello che era accaduto prima della testata. «Ho sporto denuncia e allegato il referto medico perché mio figlio è stato aggredito - afferma l’uomo che fornisce la propria versione dei fatti -. Io non dovevo fare quello che ho fatto, non dovevo perdere la testa ma sono stato io stesso a dire ai carabinieri che ero stato io. Sono consapevole di aver dato un pessimo esempio e tutto quello che sto leggendo sui social, probabilmente, lo scriverei anch’io. Ma se ho perso la testa in quel modo un motivo c’è ed è che quella persona aveva messo la mani addosso a mio figlio». 

Le dichiarazioni
 

L’uomo, le cui dichiarazioni sono al vaglio dei carabinieri che sono al lavoro su tutta la vicenda per fare piena luce su come siano effettivamente andate le cose, afferma infatti che il commerciante non si sarebbe limitato a rimproverare il figlio ma gli avrebbe anche messo le mani addosso. Tutto, come già riportato nei giorni scorsi, è nato a causa degli schiamazzi di un gruppo di ragazzini. 

«Sono ragazzini ed era mezzanotte d’estate. Facevano rumore, probabilmente è vero, ma per quanto riguarda mio figlio di lì a pochi minuti sarebbe salito a casa. Il rimprovero per il troppo baccano non è stato un semplice rimprovero, ma è stato accompagnato da un’aggressione fatta da un uomo adulto ad un adolescente. E quello che è accaduto, sulle prime, non me lo ha nemmeno detto mio figlio ma gli amici che erano con lui. Quando sono arrivato lì l’ho visto piangere e ho perso la testa, ma le cose non sono andate così come sono state raccontate».

«Voglio far capire il mio errore»

 



A questo punto spetta ai carabinieri, che sono al lavoro sulla vicenda, ricostruire con precisione quanto accaduto. La vicenda ha scatenato molti commenti tra l’opinione pubblica. Migliaia i commenti delle persone sui social, sulle varie piattaforme. La maggior parte di loro ha condannando il gesto del papà. «Al posto di un lettore direi le stesse cose che dicono loro - ammette - ed è per questo che voglio far capire che ammetto il mio errore ma che dietro quello che è accaduto ci sono vicende diverse da quelle che la gente sa». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico