SAN BENEDETTO - Braciole e caldarroste sono salve! È la curiosa deroga prevista dalla nuova ordinanza anti-smog firmata nei giorni scorsi dal sindaco di San Benedetto...
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Si tratta di un atto diramato già ai tempi del primo cittadino Giovanni Gaspari, in carica dal 2006 al 2016. Ma nel 2012, ad esempio, tale divieto aveva limiti ancora più ferrei: tanto da far scatenare l’allora minoranza di centrodestra, col consigliere Luca Vignoli che parlò apertamente di una «follia» e di un Comune che proibiva pure le salsicce alla brace, in barba a tradizioni secolari. Oggi compare un’eccezione non prevista nel 2012: “E’ consentita la combustione di biomassa solida per la cottura dei cibi domestici”. Così si legge nell’ordinanza che resta in vigore fino al 15 aprile 2020. Per biomassa solida, s’intendono: legna, cippato, pellet, carbonella e simili. Dunque gli amanti delle grigliate domestiche possono stare tranquilli e gustare i propri piatti preferiti senza sentirsi dei fuori-legge.
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Ma questa deroga pone qualche problema in più alle autorità di controllo: polizia municipale in primis. I vigili, infatti, per far rispettare correttamente l’ordinanza dovrebbero in prima battuta aguzzare la vista, per notare ogni minimo sbuffo di fumo dai comignoli. Ma ciò non basterebbe per far scattare la sanzione. Volendo verificare se il fuoco non sia acceso per cuocere qualche succulento alimento, infatti, teoricamente gli agenti dovrebbero poi entrare in un privato domicilio. Passaggio, questo, non certo immediato Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico