SAN BENEDETTO - Se ne è andato forse l’ultimo storico punto di riferimento del porto di San Benedetto. Ieri mattina, in ospedale, è morto Vittorio Merlini....
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Una vera e propria dinastia delle banchine portuali sambenedettesi. Merlini, che avrebbe compiuto 90 anni ad ottobre, lascia cinque figli, Giuseppe, Patrizia, Renata, Pietro e Gabriele e tanti nipoti. La salma è stata trasportata nella sua abitazione di via Boccaccio, dove viveva da sempre e dove aveva vissuto felicemente insieme alla sua famiglia e all’adorata moglie Silvana, improvvisamente scomparsa alcuni anni fa in seguito ad un malore. Con Merlini se ne va una figura che, per decenni, ha rappersentato un punto di riferimento per l’intero porto di San Benedetto. Insieme al fratello Umberto era una sorta di “guardiano” del porto. Ricordava sempre la sua gioventù, passata al porto insieme al fratello, a fare l’ormeggiatore tra gli scogli di una banchina che, negli anni Cinquanta, era stretta e piena di insidie. «Gli incassi li dividevamo al 50 per cento – narrava – ma non era denaro. Era pesce. Venivamo pagati in natura». Un uomo d’altri tempi di fronte alla cui scomparsa, in queste ore, tutta la marineria si è simbolicamente tolta il cappello. Nelle ore che precederanno il funerale tutte le barche che fanno capo alla famiglia Merlini rimarranno in porto. I funerali di Merlini saranno celebrati domani mattina, alle 9.30, nella chiesa della Madonna della Marina. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico