Aperto nonostante il divieto della questura, scatta il sequestro del locale

L'ordinanza
SAN BENEDETTO - Blitz di carabinieri e polizia nel bar che continuava a lavorare nonostante l’ordinanza della questura che, il 22 luglio, aveva imposto un provvedimento di...

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SAN BENEDETTO - Blitz di carabinieri e polizia nel bar che continuava a lavorare nonostante l’ordinanza della questura che, il 22 luglio, aveva imposto un provvedimento di chiusura per dieci giorni all’attività. I motivi del provvedimento erano legati ad irregolarità amministrative e l’ordinanza si era resa necessaria a seguito del perdurare delle irregolarità che non venivano sanate entro i termini previsti.

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Ma, malgrado la notifica dell’ordinanza e l’applicazione di un cartello che indicasse il provvedimento di chiusura, il locale in questione era rimasto aperto e aveva continuato a lavorare. Una situazione che non era sfuggita né ai residenti della zona (ci troviamo fuori dal quadrilatero centrale) che avevano visto il cartello e sapevano che il locale non poteva lavorare o essere aperto al pubblico, né alle forze dell’ordine che nei giorni successivi alla notifica dell’ordinanza, avevano più volte visitato il bar prendendo atto del fatto che la situazione fosse di effettiva operatività. Dal locale, in questo periodo, avevano fatto sapere di essere intenzionati a presentare ricorso nei confronti del provvedimento e probabilmente per questo motivo avevano ritenuto opportuno non chiudere i battenti e continuare a lavorare. Ma le porte del locale sono state chiuse nel primo pomeriggio di ieri quando, sul posto, si sono presentati i carabinieri della compagnia di San Benedetto e gli agenti della polizia del commissariato locale che hanno effettuato un sopralluogo ufficiale e posto il locale sotto sequestro preventivo disposto dal giudice per le indagini preliminari di Ascoli Piceno.

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Corriere Adriatico