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SAN BENEDETTO - Scrive alla «carissima Giorgia, presidentessa Consiglio, una donna, una madre» Giuseppe Ricci, sambenedettese e presidente dei concessionari di spiaggia dell’Itb Italia. E le racconta, oltre alla propria storia personale, con la nonna Stella prima bagnina delle Marche, che «dopo anni la categoria si è coalizzata per votare te, una donna cresciuta tra la gente» affinché risolva «l’annoso problema dei riconoscimento ai legittimi proprietari (ovvero a noi concessionari balneari) del diritto di superficie con riscatto».
Le motivazioni
Il punto è oramai noto insomma a, pochi giorni dalle evidenze pubbliche che scatteranno salvo proroghe all’inizio del 2023, Ricci tenta per l’ultima volta di far recidere al governo - che questa volta ritiene amico rispetto agli altri che si sono susseguiti dal 2006, anno di esordio della Direttiva Bolkestein - i «cordoni chombelicali e hanno impedito di «ripristinare l’articolo 37 del Codice della navigazione e magari anche l’articolo 10 - scrive testualmente alla premier - della legge 88 dell’anno 2001 (le concessioni alla scadenza si rinnovano automaticamente per altri sei anni e così successivamente ad ogni scadenza ndr)».
Le attese
«Carissima Giorgia - chiude la sua affettuosa lettera Ricci che si premura in apertura di comunicare come si sia rivolto negli anni scorsi anche ai suoi predecessori - noi da sempre come gestori di stabilimenti balneari non siamo mai finiti, ripeto mai, sui giornali per fatti di cronaca nera (truffe, raggiri e collusioni con la malavita) .
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Corriere Adriatico