San Benedetto, segreteria e bagni nuovi per il sindaco Spazzafumo: investimenti (contestati) da 100 mila euro

I lavori in corso in Comune
SAN BENEDETTO - Prima lo stanziamento e ora è arrivata la delibera dell’elaborato, approvata dalla giunta giovedì pomeriggio, con cui si accende semaforo verde...

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SAN BENEDETTO - Prima lo stanziamento e ora è arrivata la delibera dell’elaborato, approvata dalla giunta giovedì pomeriggio, con cui si accende semaforo verde al progetto di sistemazione della segreteria e del bagno del sindaco Spazzafumo per 100mila euro. L’elaborato, riguarda la manutenzione degli uffici di segreteria collocati al piano terra della sede municipale di viale De Gasperi, predisposto da tecnici esterni con tanto di schede tecniche e tabelle sui costi. E sono soprattutto le spese a monte delle polemiche scatenatesi su tale intervento. 

I lavori edili e l’impianto termosanitario costa 49.198 euro, l’impianto elettrico 15.400 euro, oneri per la sicurezza per 700 euro a cui si somma l’Iva di 14mila euro, le spese tecniche per 6.700 euro, arredi per oltre 10mila euro, circa 3mila euro tra Iva e contributo Anac per arrivare alla cifra di 100mila euro. L’intervento consiste nella manutenzione con modifiche alla distribuzione interna dei locali e alcuni arredi degli uffici di segreteria e del sindaco. Un progetto che ha l’obiettivo di garantirne una più razionale dislocazione dei locali e un rinnovo degli arredi, garantendo la funzionalità, migliorando la qualità dei luoghi di lavoro. Intervento assegnato al geometra Cristian Citeroni attraverso un affidamento diretto.

Le polemiche

Dal momento dello stanziamento di 100mila euro, avvenuto lo scorso gennaio, non sono mancate polemiche da parte dell’opposizione, accusando il primo cittadino di narcisismo e parlando di spesa inopportuna che poteva essere evitata, visto che già durante il mandato Gaspari venne cambiato l’intero arredo. Il sindaco Spazzafumo da parte sua ha difeso la scelta di affrontare tale investimento dicendo: «I lavori erano necessari e li affrontiamo dopo aver trattato altre priorità. Siamo la 4ª città delle Marche e il municipio deve avere un’area rappresentativa del Comune oltre a dover essere accessibile ai disabili. All’esterno chiediamo di rispettare le regole ma dobbiamo essere noi per primi a diventare accessibili. Si tratta di interventi strutturali. E’ un investimento che rimane alla città. Gli uffici risalgono agli anni Novanta e soprattutto la sala giunta ha bisogno di innovazioni tecnologiche».
 

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Corriere Adriatico