SAN BENEDETTO - Una scia di fuoco che, negli ultimi giorni, ha toccato il suo apice. Non ci sono più coincidenze, né episodi isolati, se non una sequela...
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Tutti incendi dolosi avvenuti nel cuore della notte. In due casi i roghi si sono consumati a pochi metri dall’ingresso di una scuola primaria. Chi appicca il fuoco non va tanto per il sottile. L’ultimo episodio è avvenuto allo scoccare della mezzanotte tra domenica e lunedì. Questa volta l’incendiario è entrato nel vialetto di una piccola abitazione che si trova a pochi metri dai cancelli della scuola Bice Piacentini di via Asiago. L’obiettivo era una Peugeot 308 del 2008 con alimentazione sia a benzina che a Gpl. Ed è stato proprio quest’ultimo aspetto a creare una certa apprensione nei soccorritori. Quando i vigili del fuoco sono arrivati hanno infatti trovato l’auto completamente avvolta dalle fiamme ed hanno accelerato tutte le operazioni al fine di spegnere il fuoco prima che la situazione legata alla presenza della bombola, potesse degenerare. Episodio che, come detto, si pone all’interno di un preoccupante tracciato di fuoco che ha preso il via nella notte tra l’uno e il due novembre in via Curiel, nei pressi della Salaria a Porto d’Ascoli.
Ventiquattro ore dopo gli incendiari si sono scatenati e, alla luce di quanto accaduto la notte scorse, sono forti i sospetti che tutto sia stato coordinato. Entrambi i veicoli appartengono a residenti delle rispettive zone di origini albanesi. Sul primo incendio indaga la polizia del commissariato mentre sui successivi tre i carabinieri. Dall’inizio dell’anno sono stati numerosi gli incendi partiti dalla zona di via Laureati (almeno una decina tra gennaio e marzo) e in via Monte Conero da maggio in poi. Ma anche all’Agraria, in via Val Tiberina, in via Forlanini tra il Comune e la Statale 16 e nell’area di via Mare. In alcuni casi il dolo è stato facilmente accertato ma in tutti i casi i sospetti degli investigatori sono stati elevatissimi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico