Giorgini all'attacco: «Centralina smog malfunzionante, va monitorata pure Porto d’Ascoli»

Giorgini all'attacco: «Centralina smog malfunzionante, va monitorata pure Porto d’Ascoli»
SAN BENEDETTO -  «Alcuni elementi in mio possesso mi fanno sospettare che la centralina di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico non sia affatto affidabile....

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SAN BENEDETTO -  «Alcuni elementi in mio possesso mi fanno sospettare che la centralina di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico non sia affatto affidabile. Non ci dà il quadro esatto dello smog che aleggia sulla nostra San Benedetto». 

 


Sono parole dell’ex consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Peppino Giorgini. Nella sua attività in Regione, l’esponente pentastellato si è occupato molto della qualità ambientale, compresa quella dell’aria. «Nel 2018, grazie ad un mio pressante interessamento, è stata collocata una centralina mobile temporanea che, per 36 giorni, ha monitorato l’aria lungo via Val Tiberina» ricorda Giorgini che, oggi, fa sapere pubblicamente un interessante raffronto: «Proprio in alcuni giorni in cui in via Val Tiberina venivano misurati dati molto pesanti d’inquinamento, l’impianto ufficiale, quello collocato lungo via Asiago, risultava non funzionante». 


Venendo ad un periodo più recente, Giorgini rincara ancora la dose: «Ho confrontato i dati della centralina di via Asiago durante 69 giorni di lockdown, dal 9 marzo 2020 al 18 maggio 2020, con gli stessi giorni del 2019. Ebbene, gli sforamenti sono esattamente gli stessi, 3, con una media-polveri quasi del tutto identica. Ma come è possibile tutto questo, visto che nel 2019 avevamo, come al solito, una media di circa 50.000 veicoli giornalieri che circolavano in città, e circa 120.000 veicoli sull’autostrada, compresi 20.000 mezzi pesanti?». Insomma, l’ex consigliere regionale inanella una serie di elementi che, a suo dire, portano verso un’unica conclusione, cioè l’inaffidabilità dell’impianto in questione. L’argomento è spinoso ed è difficile arrivare ad una verità assoluta, ma quel che è certo è che l’attuale collocazione della centralina è sicuramente più distante da fonti inquinanti rispetto a dove stava fino al 2013, ossia lungo la Statale 16, in zona Cerboni. 


Infine, Giorgini ricorda che non è stato ancora dato seguito alla sua mozione, approvata all’unanimità nel 2018, con cui il Consiglio regionale chiedeva l’installazione di una seconda centralina di monitoraggio a San Benedetto, nell’area di Porto d’Ascoli: «Auspico che l’attuale maggioranza voglia rispettare quel documento, votato da tutte le forze politiche. Una città come San Benedetto, dove statisticamente c’è un mezzo a motore per ogni residente, necessita di un monitoraggio capillare e, soprattutto, veritiero». 


L’ultimo dato anomalo sfornato dall’impianto risale al 24 giugno scorso. Luglio, finora, sta procedendo senza problemi. Dal 1 gennaio ad oggi, ufficialmente le giornate con smog oltre i livelli di guardia sono state solo 7. Al momento, dunque, resterebbe lontana la fatidica soglia delle 35 giornate l’anno oltre i limiti, superata la quale ogni Comune deve adottare nuove misure anti-inquinamento.

 

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Corriere Adriatico