Perdita d’acqua alla piscina Gregori di San Benedetto, nessuno ha ascoltato le segnalazioni: falla emersa con la fine dei lavori

La piscina quasi finita
SAN BENEDETTO - Una perdita d’acqua ingente che da mesi sarebbe andata avanti presso la piscina comunale Gregori e solo nei giorni scorsi sarebbe stata bloccata.  ...

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SAN BENEDETTO - Una perdita d’acqua ingente che da mesi sarebbe andata avanti presso la piscina comunale Gregori e solo nei giorni scorsi sarebbe stata bloccata. 

 


Segnalazioni inascoltate 


Quanto accaduto in pieno cantiere aperto per i lavori di sistemazione del tetto presso la vasca interna. Una perdita di cui i tecnici si sarebbero resi conto al momento della chiusura dell’acqua a inizio dei lavori di ristrutturazione ma, nonostante la segnalazione, non ci sarebbe stato un intervento immediato. Ora che i lavori strutturali volgono al termine, la riapertura dell’impianto natatorio è previsto per le prossime settimane, ci si sarebbe accorti della perdita mai cessata.


La scoperta 


Tanto che nei giorni scorsi è intervenuta l’impresa Palermi addetta proprio all’impianto per ripristinare l’acqua nella vasca e lì ci si sarebbe accorti della perdita e si sarebbe cercato di correre ai ripari. Da parte del Comune il vice sindaco Tonino Capriotti fa sapere: «E’ stata constatata la fuoriuscita di acqua dai bocchettoni e subito è intervenuta la ditta che si occupa della manutenzione degli impianti della piscina ed è stata bloccata. Ancora non abbiamo quantificato la perdita». 

 


La bolletta 


Il problema è che nel frattempo sarebbero stati tanti i metri cubi di acqua persi e probabilmente si dovrà risalire a un responsabile, mentre l’unica certezza è la bolletta più che salata che arriverà in municipio nei prossimi mesi e a quel punto sarà importante individuare la responsabilità di tale danno. Intanto si attende la chiusura dei lavori di rifacimento del tetto dove mancano solo gli infissi e le lampade per poi procedere alla riapertura al pubblico dell’impianto natatorio che è rimasto chiuso da più di due anni. 


Il degrado 


Non a caso l’amministrazione ha rimesso 200mila euro sul capitolato della piscina per coprire le spese richieste per i nuovi corpi illuminanti a leed e per le opere di consolidamento resesi necessarie dal momento che durante i lavori sono state trovate le fondamenta in uno stato di profondo degrado e fragilità. A tutto questo va ad aggiungersi l’aumento dei prezzi dei materiali che negli ultimi mesi sono lievitati. Una riapertura molto attesa soprattutto dalle società natatorie che in questi mesi hanno dovuto spostarsi per allenare i propri campioni in altre strutture anche fuori regione e dovendo interrompere ogni attività. Ora si spera di poter intervenire al più presto anche presso la vasca esterna chiusa dal 2014.

 

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Corriere Adriatico