San Benedetto, fa benzina e trova prosciugato il suo conto in banca

L'Enercoop si schiera con i clienti
SAN BENEDETTO - Succede che un onesto cittadino vada a fare 20 euro di benzina al rifornimento più vicino. E che l’onesto cittadino, dopo aver inserito la sua carta...

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SAN BENEDETTO - Succede che un onesto cittadino vada a fare 20 euro di benzina al rifornimento più vicino. E che l’onesto cittadino, dopo aver inserito la sua carta di credito per il pagamento self-service e digitato l’importo programmato, si trovi subito sul conto corrente una transazione in più, allo stesso giorno, alla stessa ora in cui ha fatto rifornimento, pari a 103,29 euro. Oltre, naturalmente, i 20 euro per il carburante. 

Succede. Ma, niente paura: “Lo fanno - dice l’operatore della stazione carburanti Enercoop - alcuni circuiti di carte di credito che, per una questione di eccessiva prudenza nel verificare l’effettiva disponibilità della cifra stabilita proprio in 103,29 euro, potrebbero generare automaticamente un controllo sulla carta dell’utente, avvisandolo anche con un sms”. Bene i controlli. Male, però, che poi al malcapitato gli si azzeri il conto in un attimo, visto che i circuiti bancari nel verificare la liquidità del cliente, non si sa per quale motivo, hanno bisogno di una liquidità sul conto del cliente non inferiore a 103 e rotti euro. Se ce ne sono solo 100, quindi, anche per un rifornimento di 20 euro, la banca non approva. 
Al quesito, però, risponde Domenico Pellicanò, presidente di Enercoop Adriatica: ”Gli utenti sono su tutte le furie e alcuni vogliono sporgere denuncia per appropriazione indebita? Fanno bene, hanno tutte le ragioni. Ma noi come Enercoop non siamo responsabili”. E in effetti le aree di servizio ad insegna Enercoop sono le uniche che avvisano i clienti.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico