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SAN BENEDETTO - «Fa troppo caldo per venire in vacanza, annulliamo la nostra prenotazione». Durante questo torrido luglio, alcuni hotel sambenedettesi sono stati alle prese anche con cancellazioni dovute all’emergenza legata al caldo. Coinvolti soprattutto anziani, in un trend davvero anomalo. Per il presidente dell’associazione albergatori, Nicola Mozzoni, finora questa situazione non ha inciso sui flussi complessivi delle presenze. «Parliamo di casi limitati ma che, effettivamente, fanno un certo rumore - sottolinea il titolare dell’Hotel Relax -. Siamo al paradosso: a giugno, il nostro lavoro è stato complicato dal maltempo mentre a luglio, da un eccesso di sole».
In ogni modo: le camere disdette sono rientrate immediatamente sul mercato e, anche grazie ad Internet, sono state praticamente subito riassegnate con nuove prenotazioni.
Fiaccate anche le prenotazioni nei ristoranti
Più che negli hotel, gli effetti del solleone africano si son fatti sentire altrove. Infatti la canicola opprimente di questo mese ha inciso sulle attività legate alla ristorazione, soprattutto quelle degli chalet. Spossate dal caldo, molte persone hanno avuto poca voglia di concedersi pranzi o cene consistenti: meglio cose leggere, consumate non all’aperto ma in spazi refrigerati. Dunque tanti pasti d’asporto (soprattutto insalatone o macedonie) mentre poca pasta, ancor meno se condita con sughi elaborati. Alcolici col contagocce, meglio l’acqua minerale. Un trend che, ovviamente, ha ridotto gli incassi. Ora che il termometro sta rientrando su temperature più consone all’estate mediterranea, le cucine possono tornare a sfornare le consuete sfiziosità.
Corriere Adriatico