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I concessionari
Tra i balneari prosegue la maretta. Il presidente del sindacato Itb-Italia, Giuseppe Ricci, pronto a portare la questione all’attenzione del Governo. Tutto ciò, mentre i baywatch restano alla finestra. Per inquadrare meglio la questione, facciamo un breve “riassunto delle puntate precedenti”.
La valutazione
«Effettivamente non è semplice, ma noi restiamo a disposizione - dice Luca Buttafoco: presidente delle cooperative che curano il salvamento a mare lungo la Riviera delle Palme -. Qualora fosse necessario, siamo pronti a tornare in spiaggia. Certo, suggerirei modalità divere rispetto alla piena estate. Attualmente non c’è affollamento balneare e, dunque, si potrebbe ipotizzare un servizio più “leggero”. Restiamo disponibili a soddisfare le richieste che ci verranno formulate».
L’affondo
Come accennato all’inizio, ai concessionari di spiaggia questa situazione non piace affatto: «Noi abbiamo a cuore la sicurezza dei bagnanti e saremmo i primi a premere per riavere i bagnini di salvamento, se fossero effettivamente necessari - ragiona Giuseppe Ricci: patron dello stabilimento “Stella Marina” -. Sappiamo fare il nostro mestiere, non ci servono imposizioni dall’alto. Ma invito chi di dovere a farsi un giro in spiaggia in questi giorni: è pressoché deserta. Ricordo che in ogni struttura ci sono almeno due addetti ai servizi di terra che, in caso di necessità, sanno come intervenire anche in acqua». Ricci rimarca poi come un eventuale prolungamento del servizio di baywatch avrebbe un costo ulteriore per gli operatori balneari che andrebbe ricaricato sui bagnanti. Come presidente di un’associazione di categoria, il leader dell’Itb viene invitato a incontri nazionali, anche a livello parlamentare e di Governo: «Occorre fare chiarezza. Porterò questo caso fino a Roma». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico