San Benedetto, auto distrutta dal fuoco: sull'incendio l'ombra del piromane

San Benedetto, auto distrutta dal fuoco: sull'incendio l'ombra del piromane
SAN BENEDETTO - Potrebbe essere doloso l’incendio che, nella notte tra giovedì e venerdì, ha distrutto una Lancia Ypsilon parcheggiata in via della Liberazione...

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SAN BENEDETTO - Potrebbe essere doloso l’incendio che, nella notte tra giovedì e venerdì, ha distrutto una Lancia Ypsilon parcheggiata in via della Liberazione a Centobuchi. I carabinieri non escludono infatti alcuna ipotesi nella ricerca dell’origine delle fiamme che hanno tenuto la strada con il fiato sospeso per buona parte della nottata. L’auto era posteggiata in un’area di sosta che si trova lungo la parallela della Salaria nel tratto compreso tra le intersezioni con via Borgo Nuovo ad Est e via 2 Giugno ad Ovest. 


Un'altra auto a distrutta dal fuoco, danneggiata quella a fianco

Intorno all’una e trenta è scattato l’allarme. È stato più o meno a quell’ora infatti che, alcuni automobilisti di passaggio, hanno avvistato a distanza le fiamme ed hanno subito allertato il 115. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto che si sono subito messi al lavoro per riportare la situazione in sicurezza. Hanno spento il fuoco che aveva devastato l’utilitaria e che era anche riuscito a toccare altre due autovetture che si trovavano parcheggiata una a destra e l’altra a sinistra del veicolo da dove è partito l’incendio. 
 
I due mezzi hanno riportato alcuni danni ma sono utilizzabili. Inutilizzabile, e posta sotto sequestro, è invece la Lancia Ypsilon. Il sequestro del veicolo è legato alla necessità di approfondire la situazione e risalire a quelle che potrebbero essere state le origini delle fiamme. 

I pompieri non hanno infatti potuto escludere, ai carabinieri, che si sia trattato di un episodio con alle spalle una mano dolosa e per questo motivo si rendono necessarie indagini da parte dei militari dell’Arma. L’auto è utilizzata da una donna che, stando a quanto appurato dai militari, non ha né ha avuto alcun tipo di problema che potrebbe giustificare un’eventuale ritorsione e, in zona, eccezion fatta per l’incendio di un appartamento avvenuto diversi mesi fa sulle cui origini non si sono mai avute notizie certe, non si sono verificati mai episodi simili. Le conclusioni, a questo punto, restano due: o si è trattato di un episodio accidentale che però non ha lasciato tracce visibili agli esperti occhi dei pompieri, oppure si è trattato di una stupido atto vandalico. Le indagini, ad ogni modo, continuano per dare risposte certe. 


L’episodio di Centobuchi è il primo incendio di autovettura “sospetto” dopo un lungo periodo di tregua. Nel 2019, lungo il territorio, non si sono infatti avute notizie di roghi ad autoveicoli che potessero essere riconducibili ad una mano dolosa. La speranza di tutti è, ovviamente, che anche in questo caso si sia trattato di un episodio accidentale. Proprio in questi giorni, tra l’altro, si sta celebrando il processo all’uomo arrestato, lo scorso anno, per diversi incendi ad autovetture. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico