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SAN BENEDETTO Dopo lunghi mesi di tranquillità, torna l’allarme-smog lungo la Riviera delle Palme. Le condizioni metereologiche di quest’eccezionale “ottobrata” favoriscono gli accumuli d’inquinamento. Problema che riguarda praticamente tutt’Italia e, purtroppo, San Benedetto non fa eccezione. Durante la settimana appena conclusa, la centralina Arpam presente lungo via Asiago ha registrato quattro giornate consecutive con polveri sottili Pm10 sopra i livelli di guardia.
La soglia
La soglia-limite giornaliera, lo ricordiamo, è di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Ebbene, rispettivamente mercoledì, giovedì, venerdì e sabato si sono avuti questi numeri: 64, 57, 64 e 54.
Il calcolo
E’ scientificamente dimostrato come la presenza di elevate concentrazioni di micro-polveri nell’aria incida sfavorevolmente sulla qualità della vita di chi quell’aria è costretto a respirarla. Complessivamente, da inizio 2022, i giorni di sforamento son stati solo otto. Prima della recente raffica, l’ultimo dato anomalo risaliva addirittura a fine gennaio. Esattamente: giovedì 27 gennaio, quando si registrarono 53 microgrammi di Pm10 dispersi dell’aria. In ogni modo, è ben lontana la fatidica soglia delle 35 giornate all’anno con livelli di smog allarmanti. Altro limite - questo posto da leggi europee - oltrepassato il quale le varie amministrazione comunale convolte son chiamate a prendere nuovi provvedimenti anti-smog. In Riviera, sono ormai anni che non si verifica più una simile, negativa, eventualità.
I precedenti
Ultimamente avvenne a fine 2014 e fine 2015, con l’amministrazione d’allora (guidata da Giovanni Gaspari) che promosse blocchi del traffico e nuove strette contro i mezzi più inquinanti. Intanto resta sullo sfondo l’attivazione di una centralina di monitoraggio dell’inquinamento a Porto d’Ascoli. Un provvedimento previsto da una mozione promossa da Peppino Giorgini e Fabio Urbinati, passata in consiglio regionale nel 2018 e rimasta però lettera morta.
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Corriere Adriatico