SAN BENEDETTO - Sarà la Lavori Marittimi & Dragaggi di Malcontenta, in provincia di Venezia, ad occuparsi dell’intervento per il dragaggio del porto di San...
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La ditta veneziana si è aggiudicata l’appalto con una cifra di 318mila euro, vale a dire con un ribasso di circa il 28 % sulla base d’asta ed è arrivata prima in una graduatoria che comprendeva tutte le 15 aziende che hanno risposto al bando dell’autorità portuale di sistema anconetana. Tutto è insomma pronto per dare il via ai lavori attesi da anni. Nei mesi scorsi si sono svolti interventi propedeutici all’apertura del cantiere con le analisi delle sabbie e le attività di bonifica del fondale relativamente all’eventuale presenza di ordigni bellici. Tutto è filato liscio compresa la valutazione della qualità della sabbia che sarà poi trasportata nell’area, individuata già da alcuni mesi, dove saranno ospitate le sabbie dragate dal porto di San Benedetto. Si tratta di una zona protetta, e sommersa, che si trova sei miglia al largo del porto di Ancona e a circa 45 miglia di distanza da quello di San Benedetto. Il trasferimento ad Ancona delle sabbia renderà l’intervento più lungo del precedente ma la cosa non dovrebbe creare disagi al traffico navale in entrata e in uscita dal porto.
Una tappa che dovrà traghettare l’impianto verso l’intervento più massiccio che interesserà l’intero bacino del porto e che viene salutato con soddisfazione sia dalla Regione, rappresentata dal consigliere regionale Fabio Urbinati, che ha seguito la vicenda dialogando con i vertici dell’autorità e dal Comune del sindaco Pasqualino Piunti che ha sempre mantenuto alta l’attenzione sulla necessità di intervenire all’imboccatura del porto. Come detto, al termine di questo intervento, dovrebbe prendere il via l’iter per il dragaggio “definitivo” dell’impianto portuale sambenedettese, un intervento finalizzato ad eliminare, per i prossimi anni, tutti i problemi legati all’insabbiamento. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico