OFFIDA - Dopo l’autopsia, effettuata all’obitorio dell’ospedale Mazzoni, il corpo del novantatreenne offidano Vincenzo Gabrielli è stato restituito ai...
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Il parroco don Giuseppe Capecci, nel corso dell’omelia, ha ricordato la vita semplice di Gabrielli e le tante sofferenze. La morte del giovane figlio appena sposato lo aveva profondamente prostrato. Lo scorso anno era morta anche la moglie e lui era rimasto solo. Gabrielli ha lavorato come operaio nella fornace di Offida, poi si è dedicato al lavoro dei campi con quella passione radicata nei valori propri di chi conosce i sacrifici della terra.
Gli esami istologici e tossicologici sono stati effettuati per accertare se Vincenzo Gabrielli abbia ingerito oppure se all’anziano siano state somministrate sostanze che potrebbero aver causato la morte. L’autopsia ha inoltre confermato che l’anziano ospite della Rsa non ha subito maltrattamenti e non ha riportato traumi. L’attenzione della Procura quindi si concentra sull’ipotesi che il decesso potrebbe essere stato provocato da qualche sostanza che potrebbe essere stata ingerita da Gabrielli. Sarannopertanto i risultati di complesse analisi disposte a seguito dell’autopsia a svelare la verità sulla morte di Vincenzo Gabrielli.
Intanto ieri mattina il direttore generale dell’Area vasta, Cesare Milani, si è recato nella Rsa di Offida per rincuorare gli operatori sanitari della Rsa finiti indirettamente nell’occhio del ciclone. Quest’ultimi hanno garantito al manager sanitario la correttezza delle procedure finora espletate durante i ricoveri nella Rsa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico