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MONTEFIORE Due incendi in poche ore, uno a Montefiore, l’altro al confine tra Montefiore a Massignano. Uno di notte, tra sabato e domenica, e l’altro in pieno giorno, ieri pomeriggio. E su entrambi l’ombra di una mano dolosa. Ma andiamo con ordine.
Il primo allarme
Il primo allarme è scattato di notte ed è arrivato dalla zona del cimitero di Montefiore dell’Aso intorno alle 4.30 di ieri mattina è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco nella zona del cimitero di Montefiore dove è scattato l’allarme per l’incendio che ha interessato una scarpata caratterizzata dalla presenza di fitta vegetazione.
L’ira del sindaco
Sono in corso accertamenti sull’origine del fuoco ma, sulla vicenda, si è espresso con toni duri il sindaco montefiorano Lucio Porrà, che ha presentato ai carabinieri un esposto contro ignoti e ha invitato i cittadini a segnalare situazioni sospette. «Qualche imbecille - spiega - ha pensato bene di incendiare la scarpata est vicino al cimitero. Fortunatamente una famiglia residente nei pressi , immediatamente ha avvertito i vigili del fuoco e il nostro Fabio Natali responsabile delle Aquile dei Sibillini, che intervenuti prontamente hanno evitato il diffondersi del fuoco». Come detto questa mattina il primo cittadino andrà alla stazione montefiorana dei carabinieri per presentare denuncia contro ignoti. «Invito i cittadini - spiega - di segnalare eventuali eventuali fatti che possano aiutare a risalire all’identità dei responsabile».
Il secondo incendio
Nuovo incendio poi, nel pomeriggio, questa volta a Massignano, a ridosso del confine con il territorio montefiorano. È accaduto nella zona di contrada San Pietro, a ridosso della Provinciale che collega il centro con il comune di Montefiore. L’allarme è scattato intorno alle 13 e ha visto intervenire, sul posto, tre mezzi dei pompieri di San Benedetto e un autobotte partita, a supporto, dal comando provinciale di Ascoli. Il fuoco ha interessato un’area impervia ricca di vegetazione grande circa mille metri quadrati. I pompieri hanno lavorato fino a dopo le 15 e 30 dando poi il via alle attività di bonifica. Non si esclude che, anche in questo caso, possa trattarsi di un incendio doloso.
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Corriere Adriatico