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ASCOLI - Agenti e militari in divisa e in borghese, sia per le vie del centro di Ascoli che lungo le strade della Riviera delle Palme.
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Anche perché tra i partecipanti alla videoconferenza che si è tenuta ieri con il prefetto di Ascoli c’era anche il direttore dell’Area Vasta 5, Cesare Milani, che ha fatto il punto sul numero dei contagiati da Covid attualmente presenti nel Piceno. Un numero in crescita che arriva a quasi tremila persone positive, 84 ricoverati tra i quali dodici in terapia intensiva.
Il quadro
Un quadro che spinge la Prefettura e la Questura ad innalzare il livello di guardia in entrambi i due principali centri del Piceno.
Le direttive
Le direttive del prefetto sono state quelle di mantenere la guardia alta anche e soprattutto alla luce dei numeri che sta facendo registrare questa seconda ondata lungo il territorio piceno. Come avevano anticipato già nei giorni scorsi, né Fioravanti né Piunti utilizzeranno la possibilità di interdire vie e piazze prima delle 22. «Lo scorso weekend non si sono registrate criticità - ha ribadito Piunti - e non c’è motivo di imporre queste ulteriori restrizioni. Certo è che chi sbaglia pagherà». E questa volta in entrambi i centri, scenderanno in campo anche agenti delle forze dell’ordine in borghese al fine di verificare sia il comportamento dei gestori dei locali che quello di avventori e clienti. Questo perché alcune situazioni poco chiare, nel corso dei due passati fine settimana, si sono verificate soprattutto relativamente all’asporto. In qualche caso il sospetto è stato che qualche locale (sia dal capoluogo che dalla Riviera di parla di pochissimi posti) abbia mantenuto i clienti all’interno con la scusa dell’asporto e, per questo motivo, la messa in campo di controllori in borghese potrà aiutare a capire se davvero ci sia qualche che sta tentando di fare il furbo oppure no. Certo è che i numeri sono in salita un po’ dappertutto anche se l’incremento principale di contagiati si è registrato in Riviera dove il numero dei positivi presenti sul territorio comunale è salito da poco più di cinquecento a 684 nel giro di quattro giorni. Un dato che preoccupa molto le autorità cittadine e quelle sanitarie e che giustifica questo innalzamento del livello di guardia e l’inasprimento dei controlli predisposti dalla Prefettura ascolana che si appoggerà sulla Questura e sull’Arma dei Carabinieri ma anche sugli agenti di polizia locale che potrebbero essere utilizzati anche oltre il consueto termine dell’orario di servizio e nella prima parte della notte. Il prefetto ha inoltre rinnovato ai sindaci l’invito ad appellarsi al senso civico dei cittadini.
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Corriere Adriatico