Il Piceno a contagi zero: «E pazienti dimessi entro pochi giorni»

Ascoli, il Piceno a contagi zero: «E pazienti dimessi entro pochi giorni»
ASCOLI - Anche nella giornata di ieri non si è registrato nessun caso positivo da Coronavirus a testimonianza che nell’Area vasta 5 i contagi sono stati arrestati....

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ASCOLI - Anche nella giornata di ieri non si è registrato nessun caso positivo da Coronavirus a testimonianza che nell’Area vasta 5 i contagi sono stati arrestati. «Si tratta di una notizia molto incoraggiante - afferma il direttore generale dell’Area vasta 5, Cesare Milani - che va ad associarsi a quelle provenienti dall’ospedale Madonna del Soccorso dove sono rimasti solo tre pazienti ricoverati in rianimazione ma non più per il Covid-19 bensì per patologie pregresse».


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«Non c’è più nessuno in terapia sub intensiva mentre per quanto riguarda il reparto che accoglie i malati Covid non più gravi, se non ci saranno ricadute o nuovi contagi, i pazienti sulla via di guarigione potrebbero essere dimessi a stretto giro di posta. Se così dovesse avvenire il Madonna del Soccorso di San Benedetto è praticamente sgombro e quindi si può avviare con maggiore celerità la riconversione per tornare alla normalità di prima dell’emergenza Coronavirus con il ripristino di tutti i reparti». 
 
Intanto fra le sette imprese artigiane della filiera della Moda Cna che hanno già ottenuto l’autorizzazione a produrre, oltre alle mascherine generiche, anche quelle filtranti batteriche (cioè utilizzabili da personale sanitario e operatori che si trova a lavorare in ambienti ad elevato rischio di contagio) c’è anche la Dienpi di San Benedetto del Tronto. “Ci siamo attivati appena scattata l’emergenza – spiega Doriana Marini, titolare dell’azienda, vice presidente nazionale di Cna Federmoda e presidente regionale di Cna Federmoda Marche – dapprima con prodotti in tessuto che, come azienda operante nel settore, siamo stati in grado di produrre immediatamente, già da marzo. Ora, dopo l’iter richiesto dal ministero della Salute, possiamo produrre anche prodotti a più elevato tasso di protezione».

I laboratori

«Operatività immediata, duttilità e presenza sul territorio. Sono queste le basi del nostro artigianato - commenta Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli - ovvero un patrimonio da salvaguardare e sostenere. E come Cna ribadiamo che i nostri laboratori non hanno mai lavorato a fini speculativi e la questione dei prezzi di mercato deve essere legato a un concetto di tutela del Made in Italy che è davvero offensivo paragonare a prodotti che, soprattutto dall’estero, vengono lavorati senza certezza dei materiali utilizzati né della filiera che li ha prodotti». «Abbiamo lavorato da subito - spiega Irene Cicchiello, responsabile del settore moda per la Cna di Ascoli Piceno - per progetto nazionale relativo alla riconversione delle aziende della filiera moda. Ed è stato un impegno di solidarietà e reimpostazione delle produzioni che sta dando i suoi frutti, a favore della collettività e del sostentamento delle stesse imprese interessate». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico