OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASCOLI La Cattedrale si trasforma in cantiere per l’atteso, importante intervento di consolidamento e di ristrutturazione post sisma, ma, comunque, grazie alla progettazione e all’organizzazione logistica e operativa messa a punto, resterà sempre aperta e fruibile dai fedeli. Da ieri, come programmato, gli addetti dell’impresa Gaspari, incaricata dei rilevanti lavori su quella che è una delle strutture-simbolo della città, hanno iniziato le operazioni propedeutiche di un’opera che richiederà poco meno di due anni per poter essere completata.
E che ridarà nuovo splendore alla Cattedrale. Come previsto, con l’addio alle festività 2023 e con l’inizio del nuovo anno adesso si passa alla parte operativa vera e propria, con una specifica ordinanza comunale che andrà anche a regolamentare viabilità e sosta in via Alighieri, nelle vicinanze del duomo, per la sistemazione della necessaria area cantiere. Il complesso intervento si dovrebbe concludere entro due anni al massimo, ma l’obiettivo della stessa impresa Gaspari è quello di riuscire a ridurre ulteriormente i tempi previsti.
L’intervento
«Realizzare questo intervento – sottolineano Franco, Yuri e Francesca Gaspari dell’omonima impresa – sul più importante edificio monumentale di culto, tra l’altro vincolato, che è rimasto danneggiato a causa del sisma, è gratificante e rappresenta per noi un ulteriore attestato di stima oltreché l’ennesima sfida.
L’ordinanza
Proprio per l’apertura dell’area cantiere per i lavori nella Cattedrale, l’Arengo ha emanato un’ordinanza con la quale si dispongono, già da ieri e fino a tutto il periodo necessario, su via Alighieri ovest, il divieto di sosta con orario 0-24 per il tratto necessario per la realizzazione dell’area cantiere; l’interdizione del transito sul percorso pedonale interessato dall’occupazione, con contestuale deviazione dello stesso sul lato opposto in corrispondenza degli attraversamenti pedonali presenti, con la collocazione dell’idonea segnaletica stradale di “pedoni lato opposto”; la revoca della zona di fermata del trasporto pubblico locale; il parziale restringimento della carreggiata stradale in corrispondenza del tratto da occupare; la rimozione e il successivo ricollocamento dei dissuasori presenti.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico