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ASCOLI - ASCOLI È ricoverato in prognosi riservata nel reparto di chirurgia dell’ospedale Mazzoni il ventenne ascolano che sabato sera è stato a ferito con due coltellate.
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Il giovane, nelle scorse ore, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per l’asportazione della milza e il suo quadro clinico resta grave.
La rissa
Sarebbero una decina, tutti tra i 18 e i 20 anni, c he sarebbero coinvolti e, dagli elementi che si stanno raccogliendo in queste ore, gli investigatori stanno cercando di capire se si sia tratta si un’aggressione oppure di una vera e propria rissa. Di certo si sa che i motivi che hanno indotto i giovani a comportamenti violenti siano davvero futili. A far scoccare la scintilla, poco dopo le 20, sarebbe stata una spallata che due giovani si sarebbero dati mentre si incrociavano per strada e qualche parola poco garbata nei confronti di due ragazze che stavano insieme con alcuni coetanei. Ne è nata una lite tra corso Mazzini e via Sacconi, nei pressi della Fontana dei cani, che in pochi minuti è degenerata e uno dei ragazzi è stato malmenato. A quel punto, sarebbe scattata la rappresaglia dei suoi amici che hanno inseguito gli altri ragazzi fino all’altezza di piazza Arringo dove i contendenti si sarebbe affrontati nuovamente.
Il parapiglia
Dopo pochi minuti di parapiglia, si sono dileguati e tutti hanno fatte perdere le tracce. Anche il ventenne ascolano che è tornato da solo a casa alla Piazzarola credendo che le ferite che aveva riportato fossero superficiali. Solo successivamente, i suoi genitori si sono resi conto della gravità della sue condizioni ed hanno richiesto l’intervento del 118. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni, gli accertamenti diagnostici a cui il giovane è stato sottoposto, hanno rivelato una lesione profonda alla milza tanto da rendersi necessario l’intervento chirurgico. Gli agenti della squadra mobile hanno raccolto le testimonianze e stanno svolgendo un lavoro puntuale e attento per cercare di ricostruire nei particolari quanto avvenuto. Sono stati acquisite anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza e quelle degli impianti di sicurezza presenti nelle vicinanze dei luoghi dove si sono verificati i fatti che potrebbero rivelarsi decisive ai fini dell’indagine. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico