Schianto dei Tornado in volo con 4 morti, i due militari imputati ad Ascoli: «Non fu nostra la colpa dell'impatto»

I rottami del Tornado
ASCOLI -  Volge alle battute finali il processo per lo schianto in volo dei due Tornado avvenuto ad agosto del 2014 e costato la vita ai quattro ufficiali...

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ASCOLI -  Volge alle battute finali il processo per lo schianto in volo dei due Tornado avvenuto ad agosto del 2014 e costato la vita ai quattro ufficiali dell’Aeronautica che costituivano gli equipaggi dei due velivoli. Per quei fatti, la Procura di Ascoli ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di due persone ipotizzando nei loro confronti i reati di omicidio colposo e di disastro aviatorio colposo: si tratta di Fabio Saccottelli, 47 anni, di Verbania, all’epoca dei fatti capo cellula della pianificazione area target dell’esercitazione e quello che era il comandante del 154° gruppo al cui era affidata la responsabilità della pianificazione dell’esercitazione, Bruno Di Tora, 51 anni di origine campana. 

 


La requisitoria 


A ottobre dello scorso anno, al termine della sua requisitoria, il pm Umberto Monti aveva chiesto la condanna a un anno (pena sospesa) per Saccotelli mentre aveva chiesto l’assoluzione per Di Tora. Ieri mattina, nell’aula del tribunale di Ascoli, davanti al giudice Matteo Di Battista ci sono state le arringhe difensive degli avvocati dei due imputati che hanno sostenuto l’innocenza dei lori assistiti. Il processo, quindi, è stato aggiornato al 1° dicembre quando ci saranno le repliche dell’accusa e dei difensori e quindi procederà con la sentenza di primo grado. Nel frattempo, il ministero della difesa, nel procedimento intrapreso per ricostruire l’accaduto, ha stabilito che le responsabilità dell’incidente sono da attribuire ai capitani Mariangela Valentini e Paolo Franzese che componevano l’equipaggio di Freccia al’equipaggio di Freccia 21 e, di conseguenza lo Stato ha proposto il risarcimento esclusivamente ai familiari dell’equipaggio di Freccia 11, ovvero i capitani Alessandro Dotto e Giuseppe Palminteri. Era il 19 agosto 2014 quando improvvisamente, i due caccia militari partiti poco prima dalla base di Ghedi, in provincia di Brescia, per una esercitazione che avrebbe dovuto simulare un attacco al suolo, poco dopo aver sorvolato Ascoli, si schiantarono in volo sopra Casamurana andando poi a sbattere contro la collina che sovrasta la frazione ascolana a seguito dei quali persero la vita tutti e quattro i componenti dei due equipaggi. 


L’inchiesta


In un primo momento, l’allora procuratore capo di Ascoli, Michele Renzo, chiese l’archiviazione dell’inchiesta. Dopo l’opposizione dei familiari dei quattro piloti che ora si sono costituiti in giudizio come parti civili, ci fu un supplemento d’inchiesta. Al termine delle indagini, il procuratore Umberto Monti chiese e ottenne il processo per Fabio Saccotelli e Bruno Di Tora. 

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Corriere Adriatico