Resa dei conti alla Fondazione Carisap, 12 membri su 18 chiedono la revoca del consiglio d'amministrazione

Il consiglio d'amministrazione della Fondazione Carisap
ASCOLI - Terremoto alla Fondazione Carisap. La maggioranza assoluta dell’Organo di indirizzo ha chiesto la convocazione della riunione entro il 12 ottobre con...

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ASCOLI - Terremoto alla Fondazione Carisap. La maggioranza assoluta dell’Organo di indirizzo ha chiesto la convocazione della riunione entro il 12 ottobre con all’ordine del giorno la «revoca per giusta causa del presidente e dei componenti del consiglio di amministrazione». Dodici componenti su diciotto hanno firmato il documento indirizzato al presidente Mario Tassi motivando la loro richiesta ritenendo che siano state compiute delle gravi violazioni allo statuto; per aver adottato «deliberazioni aventi ad oggetto un assetto organizzativo inidoneo a consentire il corretto perseguimento degli scopi della Fondazione» e, inoltre, «aver avviato un’immotivata azione sanzionatoria nei confronti del Segretario generale». 

 


I firmatari


Hanno sottoscritto la richiesta: Domenico Malavolta, Maurizio Frascarelli, Nicola Capriotti, Paolo Nigrotti, Giuseppe Olivieri, Marco Arturo Costantini, Giuseppe Felicetti, Marco Sorrentino, Andrea Tanchi, Elisabetta Carassanesi, Maria Antonietta Lupi ed Elisabetta Agostini. Cristiano D’Auria, Stefania D’agostino, Andrea Isacco, Stefano Panichi, Arnaldo Treggiari e Fabrizio Vagnoni, invece, non hanno firmato il documento. Si acuisce, dunque, la crisi che era scoppiata lo scorso mese di aprile quando il segretario generale, Fabrizio Zappasodi, inviò una diffida alla Fondazione con la quale aveva evidenziato la presunta illegittimità di alcune delibere approvate dal cda negli ultimi anni, a partire dal 2018, riferendosi in particolar modo al periodo della presidenza di Angelo Galeati.

Fu proprio Galeati, infatti, che sotto il suo mandato a stabilire una modifica dell’assetto organizzativo introducendo un modello duale dell’area organizzativa che di fatto lasciava al segretario generale il compito di occuparsi degli ambiti istituzionali per quanto riguarda la generazione del reddito ed istituendo l’Area organizzativa con compiti di interessarsi a tutti gli aspetti erogativi e progettuali della Fondazione.

Una situazione di tensione che aveva indotto il presidente Tassi, il consiglio di amministrazione e l’organo di indirizzo dei pareri legali. Da indiscrezioni in nessuna delle tre relazioni redatti da illustri giuristi si evidenzierebbero delle illegittimità e solo in una verrebbe consigliato l’adeguamento dello statuto e del regolamento. Con il passare dei mesi si pensava che la frattura fosse stata ricomposta ma così non è stato con l’Organo di indirizzo che ha rinfoderato il fioretto per sguainare la spada

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Corriere Adriatico