Onorificenza a Simone Vagnozzi, l'allenatore di Jannik Sinner ricevuto in Comune a Castorano: «Nel 2024 puntiamo a vincere un torneo dello Slam e diventare numero 1». Il video

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CASTORANO - «Quando ho iniziato a giocare ero molto piccolo. Con i miei genitori andavo a vedere la Coppa Davis e sognavo di vincerla. Ci sono riuscito non da giocatore, ma con un ruolo diverso. Sono molto orgoglioso». Simone Vagnozzi riceve l’abbraccio di Castorano: il coach di Jannik Sinner, fresco vincitore insieme alla squadra azzurra della prestigiosa coppa, torna nel suo paese dove è tornato a vivere da dieci anni, a San Silvestro.  

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E Castorano gli tributa i giusti onori insieme alla benemerenza civica. «Sono andato via a 16 anni per inseguire il mio sogno. Ho tanti amici qui. Penso che non andrò più via. È sempre un piacere tornare a casa: ci sono i miei ricordi più belli – racconta Vagnozzi -. Giocavamo in piazza, poi a calcio, a tennis a pallavolo. Ci divertivamo con poco, a passare il tempo fuori». Simone Vagnozzi è uno degli eroi del momento. Allenatore personale di uno dei maggiori talenti a livello mondiale, oggi vive il suo periodo d’oro. «Ricarichiamo le batterie e poi si riparte – spiega -. Il nostro obiettivo è vincere uno Slam e diventare numero uno al mondo. Proveremo a farlo già dal prossimo anno. È stata una iniezione di fiducia importante battere Novak Djokovic. Sinner ha ottime qualità e talento. Fondamentale sarà migliorare ancora di più dal punto di vista tecnico e fisico. Lavoreremo duramente per realizzare una bella stagione. Le polemiche? Noi rispondiamo sul campo. Come in tutte le avventure si parte da un punto e si pensa di arrivare a quello successivo. Sono partito da qui, una realtà piccola. Il fatto che sia arrivato sul tetto del mondo può far sperare tutti». Alle parole di Vagnozzi seguono quelle del primo cittadino di Castorano, Graziano Fanesi.

L'emozione del sindaco

«Tutti abbiamo ancora bene impresse nella memoria le immagini di domenica scorsa, quando l’Italia del tennis ha raggiunto una vittoria che mancava da 47 anni – afferma il sindaco -. I nostri italiani si sono dimostrati eccezionali. Sinner è un campione e lo ha confermato. Dietro a un campione però c’è un lavoro di anni di preparazione fisica e psicologica. Questa sarà un’impresa che rimarrà indelebile per i prossimi anni. Simone? È un nostro concittadino, chi più di lui merita un riconoscimento del genere? Ci ha dato disponibilità immediata. Lo ringraziamo per il contributo dato allo sport internazionale e per l’onore reso a Castorano».

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Corriere Adriatico