ASCOLI - Si sta procedendo al dimensionamento, che poi vuol dire accorpamento, degli Istituti scolastici comprensivi (Isc), almeno per quanto riguarda le strutture amministrative...
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Attualmente nel territorio ci sono quattro Isc, che a loro volta dovranno fondersi per diventare due e questo per evitare la chiusura delle scuole nelle zone montane, poiché il numero di studenti è inferiore alle 400 unità per alcuni Isc.
In pratica, sulla scia della normativa regionale, dovrebbero unirsi gli Istituti scolastici comprensivi di Force e di Comunanza. Attualmente per quanto riguarda l’Isc di Force, di questa struttura fanno già parte le scuole, oltre che di Force, anche di Montelparo, Santa Vittoria (entrambe in provincia di Fermo) e Rotella, mentre dell’Istituto scolastico comprensivo di Comunanza, fanno parte le scuole oltre che di Comunanza anche di Montefalcone, Smerillo, queste due in provincia di Fermo, e la scuola di Montemonaco. Poiché i due Isc (Force e Comunanza), nonostante il raggruppamento di ben quattro Comuni ciascuno, non superano la soglia dei 400 alunni si dovrà necessariamente arrivare al dimensionamento.
Con questo dimensionamento il nuovo Istituto scolastico comprensivo che nascerà e che si chiamerà Isc dei Sibillini, potrà contare su un numero di alunni (circa 630), che eviterà in questo modo la chiusura di alcune aule.
Insomma, da quest’anno l’Istituto scolastico dei Sibillini potrà contare anche su un preside fisso e su una struttura di segreteria al completo. Va anche aggiunto che il Comune di Rotella non farà parte del nuovo Isc, perché è stato scelto da quegli amministratori di accorparsi con Montalto e Castignano.
“Si tratta di un provvedimento - spiega il sindaco di Force, Augusto Curti - oltre che previsto dalla legge regionale, anche di una necessità perché in questo modo riusciamo a salvare le scuole di sette Comuni che altrimenti dovrebbero chiudere. Inoltre, con il dimensionamento, potremo contare su una presidenza scolastica una segreteria a tempo pieno”.
L’altro dimensionamento riguarda i due Isc di Acquasanta, di cui fa già parte il Comune di Arquata, e quello di Roccafluvione, che comprende gli istituti scolastici oltre che di Roccafluvione, anche di Palmiano, Venarotta e Montegallo. Anche in questo caso e proprio grazie al dimensionamento, si salvano i plessi scolastici dei Comuni che faranno parte del nuovo Isc.
“Con questa misura - commenta il sindaco di Roccafluvione, Francesco Leoni - potremo contare su una presidenza stabile e questo ci consentirà di programmare il futuro delle attività scolastiche, cosa che fino ad oggi non è avvenuta, proprio per il continuo turn-over dei presidi”.
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Corriere Adriatico