Ascoli, richiedente asilo scompare Scatta l’allarme contro le agromafie

Un incontro del Gus
ASCOLI - Era uno dei duecento ragazzi richiedenti asilo che hanno frequentato gli incontri sul tema diritto del lavoro e del caporalato, ma oggi di lui non si hanno più...

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ASCOLI - Era uno dei duecento ragazzi richiedenti asilo che hanno frequentato gli incontri sul tema diritto del lavoro e del caporalato, ma oggi di lui non si hanno più tracce. La paura è che sia vittima delle agromafie. A lanciare l’allarme è il Gruppo umana solidarietà di Ascoli insieme a Libera Ascoli e Cgil che nei mesi scorsi ha realizzato una serie appuntamenti volti ad informare sul diritti al lavoro, ai quali hanno partecipato giovani tra i 18 e i 29 anni provenienti da diversi paesi del mondo, dal Senegal al Congo, dal Mali, dal Pakistan e dall’India. Nakia, nome di fantasia, risiedeva da circa due anni in una delle strutture del Gruppo di Umana Solidarietà presenti nella vallata Picena e per mantenersi lavorava in un’azienda agricola del territorio. Scappato dal suo paese, nell’Africa occidentale, quando aveva poco più di vent’anni passando per la Libia ha raggiunto, a bordo di un peschereccio, le coste di Pozzallo. Qui è stato sottoposto, come da protocollo, ad una serie di controlli sanitari, e dopo aver fatto richiesta di protezione internazionale, la Prefettura lo ha assegnato ad un centro di accoglienza gestito dal Gus. In seguito ad una serie di procedure burocratiche Nakia è diventato uno dei tanti ragazzi accolti nel programma di prima accoglienza portato avanti dal Gruppo di Umana Solidarietà di Ascoli. Sono circa 250 i giovani immigrati, tra i diciotto e i trent’anni, che usufruiscono dei servizi di accoglienza del Gus Gruppo umana solidarietà lungo il territorio provinciale.
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Corriere Adriatico