Rapina in villa ad Ascoli, la moglie di Maurizio Borgioni sotto torchio dal giudice per due ore. Ecco il racconto di Roberta De Berardinis

Il Tribunale di Ascoli
ASCOLI - È durato più di due ore l’interrogatorio di Roberta De Berardinis, la moglie separata dell’imprenditore Maurizio Borgioni, arrestata lo scorso 4...

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ASCOLI - È durato più di due ore l’interrogatorio di Roberta De Berardinis, la moglie separata dell’imprenditore Maurizio Borgioni, arrestata lo scorso 4 agosto insieme con il fratello Daniele e il tarantino Ivan Mele, perchè ritenuta responsabile di aver architettato la rapina in villa ai danni del marito.  


 
Nel corso del lungo faccia a faccia con il pubblico ministero, la donna, accompagnata dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Stefano Chiodini, ha voluto chiarire la sua posizione fornendo la sua versione dei fatti e rivelando elementi ritenuti utili per fare estrema chiarezza su quanto accaduto a cominciare dalla turbolenta relazione con il marito specie dopo che aveva una relazione con un’altra donna. Dopo 48 giorni trascorsi dietro le sbarre del carcere di Castrogno, De Berardinis che all’indomani del suo arresto, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, era rimasta in silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha voluto raccontare agli inquirenti la sua verità per ribattere alle accuse mosse nei suoi confronti dalla Procura di Ascoli.

In fase di separazione

 

Per gli inquirenti, invece, Roberta De Berardinis, sebbene in fase di separazione, avrebbe architettato la rapina per mettere in atto una sorta di vendetta nei confronti del marito che nel frattempo avrebbe intrapreso un’altra relazione sentimentale. Da qui, sempre secondo quanto sostenuto dalla Procura di Ascoli, la donna con la complicità del fratello, avrebbe architettato il colpo nella villa dell’imprenditore. I carabinieri di Ascoli che nel corso dei mesi hanno portato avanti le indagini avrebbero raccolto dei seri indizi di colpevolezza nei confronti delle tre persone arrestate e di un quarto indagato, un dipendente dell’azienda di Borgioni per il quale non è stata richiesta alcuna misura cautelare, grazie alle intercettazioni e alle triangolazioni delle chiamate tra loro.

Le immagini delle telecamere

Oltre questo, poi, ci sarebbero anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza montate all’interno della villa dell’imprenditore che avrebbero ripreso movimenti sospetti della donna che ne dimostrerebbero il coinvolgimento Al termine del lungo interrogatorio, la donna sensibilmente provata, è stata riaccompagnata nel carcere di Teramo. Non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione l’avvocato Chiodini che si è trincerato dietro un laconico «no comment» per rispetto dell’attività che sta portando avanti la Procura. Il difensore di Roberta De Berardinis, starebbe valutando la possibilità di chiedere la revisione della misura cautelare e la concessione dei domiciliari per la sua assistita.  

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Corriere Adriatico