Elezioni provinciali, out il centrodestra perché non ha rispettato nella lista le quote rosa

Palazzo San Filippo sede della Provincia di Ascoli
ASCOLI - L’Ufficio elettorale provinciale ha ammesso la candidatura alla carica di presidente della Provincia, del sindaco di Monteprandone Sergio Loggi dando atto che non...

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ASCOLI - L’Ufficio elettorale provinciale ha ammesso la candidatura alla carica di presidente della Provincia, del sindaco di Monteprandone Sergio Loggi dando atto che non sono pervenute altre candidature a tale carica. Quindi ha proceduto all’esame della candidature delle due liste di candidati alla carica di consigliere pervenute nel termine prescritto.

 

All’esito dell’istruttoria, l’Ufficio elettorale ha ammesso alla elezioni di secondo grado, che si terranno il 18 dicembre prossimo, solo la lista denominata “Insieme per il Piceno con Loggi” dopo aver riscontrato la presenza dei requisiti previsti dalla normativa.

L’organismo provinciale non ha invece ammesso la lista denominata “L’Altra Provincia Ascoli Piceno” in quanto non è stata osservata la disposizione dettata in materia di rappresentanza di genere nelle liste dei candidati alla carica di consigliere provinciale. L’ufficio elettorale ha infatti riscontrato che in tale lista, su un totale di cinque candidati presentati, sono presenti quattro uomini e una donna.

Dal momento che, ai sensi dell’art. 1, comma 71, della Legge n. 56/2014 “nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, con arrotondamento all'unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso meno rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi”, l’ufficio ha proceduto, come previsto dalla citata norma, alla cancellazione dell’ultimo della lista appartenente al sesso più rappresentato, al fine di assicurare il rispetto della disposizione.

 

Tuttavia all’esito della prescritta cancellazione della candidatura eccedente, la lista “L’altra Provincia Ascoli Piceno" risultava composta da un numero inferiore a quello minimo prescritto dal comma 70 del citato art. 1 della Legge Del Rio. In particolare, per quanto riguarda le elezioni Provinciali, ciascuna lista deve essere costituita da un numero di candidati non inferiore alla metà del numero dei consiglieri da eleggere e pertanto, per la Provincia di Ascoli Piceno, ciascuna lista non può contenere un numero inferiore a 5 candidati. Di conseguenza l’Ufficio elettorale ha dovuto procedere, come imposto in maniera cogente dalla legge, a ricusare la lista non corrispondente ai parametri di composizione richiesti.

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Corriere Adriatico